Professore, prendendo spunto dall'incontro con Lucini che lei ci proporrà in settimana, vorrei approfondire il tema "cinema in 30 secondi". Mi piacerebbe occuparmi dei grandi registi che si sono dilettati a girare spot. Penso, per esempio,a Muccino che ultimamente ha realizzato Heartango con la Bellucci per Intimissimi (scaricabile solo dal sito dell'azienda); a Tornatore e il suo discutissimo filmato per la campagna di sensibilizzazione sull'Alzheimer; a Salvatores e il Superenalotto; a Dario Argento e la Risotteria Knorr; a Tognazzi e Trenitalia, solo per citarne alcuni. Concludendo con il "film Pirelli", interpreti Naomi Campbell prima e Uma Thurman poi, disponibile solo in rete, analizzandolo come ennesimo tentativo dell'azienda milanese di promuoversi utilizzando forme alternative (il film), nuove (la rete) e "culturali" (il calendario Pirelli è l'unico con donne semi-nude considerato forma d'arte a tiratura limitata e non pornografia per la massa). Che ne pensa? Assegnato?
Lo spunto è interessante, ma così è un po' confuso. Oggi c'è una grande scambio di registi tra cinema e pubblicità, quindi non è una novità. Occorre un taglio più preciso, se vuoi indagare il rapporto tra cinema e pubblicità è più interessante la citazione, cioè una famosa scena di cinema che diventa pubblicità.
Cercando in rete qualche slogan memorabile entrato nel linguaggio cinematografico, ho scoperto che: per la campagna pubblicitaria del nuovo Nokia N81, il produttore finlandese sceglie la via cinematografica con un tema in bilico fra realtà e finzione.
Con una campagna pubblicitaria firmata da Grey, Nokia sceglie di far conoscere al grande pubblico il nuovo N81 8GB, sbarcando fino a Dicembre nelle sale milanesi con un piccolo spettacolo tenuto negli intervalli.
L'esibizione ha per protagonista un attore in sala che durante l'intervallo del film, con un megafono urla che il mondo è cambiato, non è più la gente a dover andare al cinema, ma è il cinema che deve andare da loro. A quel punto un amico e una maschera tentano di calmarlo, ma lui uscendo dalla sala, continuando con il suo slogan, attraverso la videocamera del suo Nokia N81 8GB, trova il modo di proiettare se stesso sullo schermo gigante del cinema.
5 commenti:
Professore,
prendendo spunto dall'incontro con Lucini che lei ci proporrà in settimana, vorrei approfondire il tema "cinema in 30 secondi".
Mi piacerebbe occuparmi dei grandi registi che si sono dilettati a girare spot. Penso, per esempio,a Muccino che ultimamente ha realizzato Heartango con la Bellucci per Intimissimi (scaricabile solo dal sito dell'azienda); a Tornatore e il suo discutissimo filmato per la campagna di sensibilizzazione sull'Alzheimer; a Salvatores e il Superenalotto; a Dario Argento e la Risotteria Knorr; a Tognazzi e Trenitalia, solo per citarne alcuni. Concludendo con il "film Pirelli", interpreti Naomi Campbell prima e Uma Thurman poi, disponibile solo in rete, analizzandolo come ennesimo tentativo dell'azienda milanese di promuoversi utilizzando forme alternative (il film), nuove (la rete) e "culturali"
(il calendario Pirelli è l'unico con donne semi-nude considerato forma d'arte a tiratura limitata e non pornografia per la massa).
Che ne pensa? Assegnato?
Lo spunto è interessante, ma così è un po' confuso. Oggi c'è una grande scambio di registi tra cinema e pubblicità, quindi non è una novità. Occorre un taglio più preciso, se vuoi indagare il rapporto tra cinema e pubblicità è più interessante la citazione, cioè una famosa scena di cinema che diventa pubblicità.
Ok, approfondisco questo tema seguento il suo suggerimento.
Grazie
Cercando in rete qualche slogan memorabile entrato nel linguaggio cinematografico, ho scoperto che:
per la campagna pubblicitaria del nuovo Nokia N81, il produttore finlandese sceglie la via cinematografica con un tema in bilico fra realtà e finzione.
Con una campagna pubblicitaria firmata da Grey, Nokia sceglie di far conoscere al grande pubblico il nuovo N81 8GB, sbarcando fino a Dicembre nelle sale milanesi con un piccolo spettacolo tenuto negli intervalli.
L'esibizione ha per protagonista un attore in sala che durante l'intervallo del film, con un megafono urla che il mondo è cambiato, non è più la gente a dover andare al cinema, ma è il cinema che deve andare da loro. A quel punto un amico e una maschera tentano di calmarlo, ma lui uscendo dalla sala, continuando con il suo slogan, attraverso la videocamera del suo Nokia N81 8GB, trova il modo di proiettare se stesso sullo schermo gigante del cinema.
Guerrilla cinematogtafica.
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