martedì 27 luglio 2010

ADBAND.



Il mio solito metodo per selezionare i film su Adsoftheworld oggi, cioè guardare solo quelli con voti sopra il 9, mi dà questo sorprendente video virale a 9.5. Creato dall'agenzia john st. promuove adband, concorso tra i gruppi musicali formati da creativi dell'area di Toronto. Grande concetto, perfino troppo bello per una robetta così. E' vero che ogni creativo vorrebbe essere una rockstar. Ecco cosa succede nel caso.

Advertising Agency: john st., Canada
Creative Directors: Angus Tucker, Steven Jurisic
Art Director: Andrew Livingston
Writer: Simon Bryun
Agency Producer: Michelle Orlando
Director: Craig Brownrigg
Production Company: Radke Films
Executive Producer: Scott Mackenzie
Line Producer: Gillian Marr
DP: Brett VanDyke
Editorial: Bran Williams, Posterboy Edit
Online: Crush
Transfer: Bill Ferwerda, Notch
Music: Vapor

mercoledì 21 luglio 2010

EXPLORING IS BEAUTIFUL



La libertà creativa: art, copy e regista Juan Cabral. Sembra che gli sia possibile fare quello che vuole, inseguendo idee senza dover obbedire a brief e clienti. Con una lateralità rispetto al prodotto sorprendente. E anche se ha fatto il Gorilla, credo che la sua ispirazione sia vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Le palline di San Francisco, i coniglietti di Sony Bravia, questa ragazzina che esplora il mondo, parla con gli animali dicendo hello sono pura poesia.

Agency: Fallon, London
Executive Creative Director: Richard Flintham
Art Director: Juan Cabral
Copywriter: Juan Cabral
Agency Producer: Nicky Barnes
Production Company: MJZ
Director: Juan Cabral
Producer: Nell Jordan
Director of Photography: Alex Barber
Editor: Neil Smith
Post Producer: MPC
Audio Post Production: Wave
Photographer: Jesse Chehak

martedì 20 luglio 2010

MAD MEN, TRUST ME



Anche se non ho seguito tutto, ho visto vari episodi di Mad Men. La serie è molto bella, ben scritta, ben diretta, e con un'idea: raccontare lo sviluppo dell'industria pubblicitaria per parlare della drammatica trasformazione della società americana negli anni 60. Il ritmo è lento, a volte noioso. Ma ha un fascino che gli ha fatto vincere i Grammy Awards per due anni consecutivi, e adesso è alla quarta stagione.
E poi ho guardato su Megavideo le prime puntate di Trust me, vita da creativi in un'agenzia di Chicago di oggi. Più divertente, più brillante, perfetto nel ritrarre le lotte di potere e i pasticci umani e professionali dei creativi. Ma dopo la prima stagione è già stato cancellato.
C'è stato un periodo in cui si è pensato che al pubblico interessassero molto i retroscena della pubblicità. Credo che sia finito.

giovedì 15 luglio 2010

DISCONNECT

Mi piace questa campagna, anche se è piuttosto furbetta: invita a disconnettersi dalla rete con un linguaggio da Facebook, poi invita a condividere i video su Facebook. Però è divertente, e anche abbastanza vera. La strada resta il posto più vero per farsi dei veri amici. O la loro sorella.
Tutti i film qui.

Awaiting


Your sister


Just tagged

mercoledì 14 luglio 2010

BE STUPIT, POTA



Ho già parlato diverse volte della campagna Be Stupid. Ieri è apparsa a Bergamo questa affissione, in dialetto. Visto che è quasi il mio dialetto, mi permetto di fare qualche osservazione filologica. Primo, non si dice Stupid ma Stupit. Secondo, il pota finale qui non c'entra proprio niente. Terzo, i ragazzi parlano più inglese che bergamasco.

martedì 13 luglio 2010

EXPLORE ELSEWHERE



Una campagna di promozione turistica al contrario. La PETA mostra la violenza assurda della caccia ai cuccioli di foca, e invita i turisti a non andare in Canada, ma ad esplorare un altro posto, 'Explore elsewhere'. Con le note dell'inno Oh Canada. Talmente drammatico da essere quasi inguardabile. Come possono essere disumani gli umani.

venerdì 9 luglio 2010

DESTINY



La versione dell'amore come destino di Wislawa Szymborska è meravigliosa e resta la mia preferita. Ma questa di Axe non è male. E tutto sommato abbastanza più vera.


Amore a prima vista

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?

Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.

W. Szymborska, da 'La fine e l'inizio'

mercoledì 7 luglio 2010

NIGHTMARE ITALY



Non solo non c'è lo straccio di un'idea, non solo ci sono le cartoline delle cose più viste e straviste, non solo il logo finale è da televendita porno, ma il testo e soprattutto lo speakeraggio sono agghiaccianti.

Master in Banalità in 30 secondi.

Vergogna.

Spero che nessuno sia stato pagato per questo.

martedì 6 luglio 2010

FOURSQUARE IN THE HISTORY

HISTORY foursquare spot! from tristan walker on Vimeo.



Dopo Facebook e Twitter la triade delle reti sociali si completa con Foursquare, che dovrebbe essere la prossima esplosione globale. Se ne coglie ogni giorno qualche segno. History ha pianificato questo spottino per promuovere la sua presenza in 100 locations a NY.

'HISTORY is made every day and everywhere. Check-In on foursquare and unlock the history in your city. Impress your friends by collecting our historical tips, some of which you’ll find in the most unlikely of places. The more you uncover, the closer you get to unlocking the Historian badge!

“It makes Foursquare into a kind of real world Pop-Up Video.” -TechCrunch

LILAC WINE

Non metto spesso video musicali, ma questo è veramente splendido. Uno, per il pezzo: Lilac Wine, di Jeff Buckley, scritto quindici anni fa. Due, per la cover della Cinematic orchestra che è da brivido. Tre per l'animazione, ipnotica. Non riesco a smettere di sentirlo e guardarlo. Per il 50esimo di Dr.Martens.



Lilac wine
I lost myself on a cool damp night
I gave myself in that misty light
Was hypnotized by a strange delight
Under a lilac tree
I made wine from the lilac tree
Put my heart in its recipe
It makes me see what I want to see
And be what I want to be
When I think more than I want to think
Do things I never should do
I drink much more that I ought to drink
Because it brings me back you
Lilac wine is sweet and heady,
Like my love
Lilac wine, I feel unsteady,
Like my love
Listen to me, I cannot see clearly
Isn't that she, coming to me
Nearly here
Lilac wine is sweet and heady,
Where's my love
Lilac wine, I feel unsteady,
Where's my love
Listen to me, why is everything so hazy
Isn't that she, or am I just going crazy, dear
Lilac wine, I feel unready for my love
Feel unready, for my love.

giovedì 1 luglio 2010

BYE STUPID

Be Stupid è stata una delle campagne che hanno fatto più rumore nel 2010. Uscita in gennaio, è diventata subito un successo virale e mediatico, con discussioni pro e contro su blog, testate specializzate ma anche quotidiani. E ha vinto il Grand Prix a Cannes, cosa che non gli riusciva da molto tempo, per la categoria Outdoor. Ma pochi giorni prima del premio, l'11 giugno, usciva la notizia che la partnership con l'agenzia londinese Anomaly era già finita. Nove mesi di lavoro in tutto. Nel sito dell'agenzia campeggia ancora la finestra con la scritta Be stupid fatta con l'adesivo. I motivi della rottura non sono riuscito a capirli, nè io nè altri, non ci sono state dichiarazioni nè pettegolezzi finora, li posso solo immaginare: un'agenzia creativa ma piccola non è stata poi in grado di dare un servizio quotidiano a un cliente globale con migliaia di punti vendita sparsi per i cinque continenti, problematiche di adattamento delle campagne e dei concetti a diverse culture e lingue. Tanto per fare un esempio, proprio oggi la notizia che in UK due dei soggetti sono stati censurati, questi che riporto.




Motivo: potrebbero generare comportamenti anti-sociali. Immagino cosa possa essere successo in paesi anche più moralisti. Comunque, mentre non più tardi di un mese fa ho sentito Renzo Rosso al Grand Prix a Milano parlare entusiasticamente della campagna, oggi è in corso una nuova gara. O Diesel ha comprato il concetto creativo, e cerca un'agenzia che lo declini, ma è molto difficile, oppure Be stupid è già finito.