giovedì 1 luglio 2010

BYE STUPID

Be Stupid è stata una delle campagne che hanno fatto più rumore nel 2010. Uscita in gennaio, è diventata subito un successo virale e mediatico, con discussioni pro e contro su blog, testate specializzate ma anche quotidiani. E ha vinto il Grand Prix a Cannes, cosa che non gli riusciva da molto tempo, per la categoria Outdoor. Ma pochi giorni prima del premio, l'11 giugno, usciva la notizia che la partnership con l'agenzia londinese Anomaly era già finita. Nove mesi di lavoro in tutto. Nel sito dell'agenzia campeggia ancora la finestra con la scritta Be stupid fatta con l'adesivo. I motivi della rottura non sono riuscito a capirli, nè io nè altri, non ci sono state dichiarazioni nè pettegolezzi finora, li posso solo immaginare: un'agenzia creativa ma piccola non è stata poi in grado di dare un servizio quotidiano a un cliente globale con migliaia di punti vendita sparsi per i cinque continenti, problematiche di adattamento delle campagne e dei concetti a diverse culture e lingue. Tanto per fare un esempio, proprio oggi la notizia che in UK due dei soggetti sono stati censurati, questi che riporto.




Motivo: potrebbero generare comportamenti anti-sociali. Immagino cosa possa essere successo in paesi anche più moralisti. Comunque, mentre non più tardi di un mese fa ho sentito Renzo Rosso al Grand Prix a Milano parlare entusiasticamente della campagna, oggi è in corso una nuova gara. O Diesel ha comprato il concetto creativo, e cerca un'agenzia che lo declini, ma è molto difficile, oppure Be stupid è già finito.

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