giovedì 31 gennaio 2008

NON ACCADE QUI, MA ACCADE ORA






E' la head di questa campagna di Amnesty International Svizzera in vari paesi europei. Molto intensa e toccante, proprio per l'effetto dello scambio tra qui e adesso. I poster mostrano delle scene ambientate proprio nel luogo in cui si trova l'osservatore.

LE IDEE DELL'ANNO

Il NY Times Magazine ha sintetizzato le idee e le scoperte più interessanti dell'anno in campo energetico in questa breve ed elegante animazione. La cosa più sorprendente è la fine delle curve a sinistra.

IL MOSTRO DI TOKYO





Impressionante questo ologramma usato in Giappone nella Baia di Tokyo dalla Tristar per promuovere The Water Horse: Legend Of The Deep. Da http://comunicadoresdeplantao.blogspot.com/

mercoledì 30 gennaio 2008

STAGE!

C'è l'opportunità di fare uno stage in agenzia, a partire da subito, area accounting, con Stefania Bastianelli. Chi è interessato si segnali nei commenti oppure mi mandi un messaggio nella mia mail.

martedì 29 gennaio 2008

DONATE SANGUE

L'idea qui viene dal formato video tipico della rete. Caruccio. Anche se un po' prevedibile.

ANNEGARE IN UNA TAZZA


Ho iniziato una collezione di tazze, quelle che si trovano nei negozi di souvenir, quelle con scritto IloveNY, eccetera. Per ora ne ho una. Guardate questa qui: è fatta di una ceramica speciale, se ci metti un liquido, il globo scompare. Voglio assolutamente averla, come seconda.

QUANDO TI SENTI A TERRA

Non ho ancora trovato l'annuncio con la sublime allusione sessuale, come chiede Ana. Ma questo è caruccio. C'è una celebre battuta che credo sia di Woody Allen: Quando ti senti veramente uno sfigato, pensa che sei pur sempre il vincitore tra alcuni miliardi di spermatozoi'



Sul tema 'arrivare per primo' trovo bellissimo questo. E la maschera finale, con il claim Who are you, inquietante e indimenticabile. Tra l'altro, Mirco, non è da mettee nei mobs?

lunedì 28 gennaio 2008

CAN'T MISS IT





Ma che bella questa ambient per lo Stockholm Jazz Festival. Can't miss it.

CENSURATO


Su Pubblico Online di oggi la notizia che questo annuncio per Magilla Jeans è stato bocciato per offesa al pudore. Avrebbe dovuto essere bocciato molto prima, per la terrificante volgarità di copywriting e sciatteria di art direction.
Me ne segnala un altro Ana, altrettanto orrendo. Questi annunci dovrebbero essere di monito a tutti i creativi della terra. L'allusione sessuale o è sublime, e non lo è quasi mai, o è volgare.

LA STORIA DI VAN GOGH IN UN MINUTO



Questa volta davvero peccato che la qualità di Youtube sia così bassa, io l'ho visto in dvd ed è veramente uno spettacolo. (Forse si può scaricare da qui http://www.mefeedia.com/entry/279719/) Guarda i dettagli della regia, la materia dei colori, i passaggi da un quadro all'altro, i tocchi surreali. Forse troppa roba concentrata in 50 secondi. Comunque bel concetto, per una compagnia finanziaria sudafricana, Coronation, e realizzazione superba. Nel finale citazione di Starry starry night, canzone dolcissima di Don McLean, sempre dedicata a Vincent. Regia di Keith Rose. Chapeau.

venerdì 25 gennaio 2008

DA DOVE I RAGAZZINI PRENDONO LA DROGA? DAI GENITORI

Questo è il messaggio che verrà lanciato su un audience di un centinaio di milioni di persone, la sera del 3 febbraio, negli States. La sera del superbowl. Advertising Age anticipa in questo articolo il messaggio che il White House Drug Office affida a un commercial di 30 secondi (lo trovate nell'articolo) e a una serie di collaterals. Si vede uno spacciatore che si lamenta di essere senza lavoro, perchè i ragazzini prendono le droghe dall'armadietto delle medicine a casa loro. "Teens don't need a drug dealer to get high, safeguard your prescriptions. Safeguard you teens."
Quindi la strategia è di rivolgersi ai genitori, invece che ai ragazzini - Parents. The Antidrug -.

ESAMI DI OGGI


Esami stamattina. Tesine interessanti su: Come sconfiggere le barriere architettoniche, di Annamaria. Diesel, For successful living, presentazione di Ana su un rotolo di carta igienica (ho dovuto abbassarle il voto, quindi ha preso solo 30 e lode). The mobs, di Mirco. Guerrilla Advertising, di Christian. Playstation story, di Saverio. Un lungo giorno a Lugano, di Sabrina (i famosi 280 mega).

Mi sono dimenticato di chiedere il permesso, quindi non vi posso dire chi e che voto. Ma insomma, tre 30 e lode, un trenta, un 29 mi sembra. I casi sono due: o siete troppo bravi voi, oppure sono troppo largo io.

Infieriremo sui prossimi.

giovedì 24 gennaio 2008

QUANDO LA PUBBLICITA' E' UNA TRUFFA



Ecco qui. Questo la pubblicità non dovrebbe nmai fare: imbrogliare palesemente. 1. Ronaldo non aveva un problema di alopecia, ma solo i capelli rasati. Se li è semplicemente fatti ricrescere. Ma i fessi ci credono lo stesso. 2. Se Crescina è un farmaco, o un farmaco da banco, non può usare testimonial, per legge. 3. Se non è un farmaco, non ha principi attivi che possano avere efficacia provata sull'alopecia. 4. Se andate a vedere nelle disposizioni dell'Istituto di Autodisciplina, Labo e Crescina sono state censurate decine di volte, per Crescina, Botoina e anche altro. http://www.iap.it/it/giuri/2007/g0482007.htm http://www.iap.it/it/giuri/2006/g0312006.htm

martedì 22 gennaio 2008

IN DUE SETTIMANE

Ecco cosa si può fare in sole due settimane, alla Berlitz. Sto pensando di iscrivermi.





lunedì 21 gennaio 2008

PELOUCHE IN CRISI DI IDENTITA'




Non so bene cosa vogliano dire questi annunci di playland, ma mi fanno impazzire. I pelouche che vomitano la loro interiore pelouchità sono inquietanti e filosofici. Un po' come l'androide di Blade Runner che non vuole morire, o quello di Johnny Walker che invidia gli umani per la loro imperfezione, o Master Chief di Halo 3 che ci salva dall'annientamento alieno, i pelouche di Playland entrano nella serie degli eroi che ci ricordano che noi siamo, e saremo, Gli Umani.
Agency: Rethink, Vancouver
Creative Directors: Ian Grais/Chris Staples
Art Director: Ian Grais
Photographer: Hans Sipma

COSA DETURPA LE CITTA', I GRAFFITI O LA PUBBLICITA'?

Nel 1977, un passante a New York vedeva 2000 messaggi pubblicitari al giorno. Nel 2007, ne vede 5000. Guarda questa operazione di guerrilla, molto ben fatta e incisiva: è la pubblicità che rovina le città, non i graffiti. (Sabrina probabilmente sarà d'accordo)

sabato 19 gennaio 2008

L'IPOD MI PIACE DA MORIRE



Andare in giro con le cuffiette sembra che aumenti il rischio di essere travolti.Per questo in Autralia hanno realizzato questa campagna. Apple non sarà molto contenta.

CHIUDE ITALIA.IT UN PORTALE DA 45 MILIONI


Da due ore non è più online. Su google.news ho trovato la notizia che il mega portale Italia.it, costato 45 milioni di euro, e inaugurato un anno fa da Rutelli con grande enfasi, chiude per mancanza di fondi. Ne dà notizia anche La stampa, che parla però di 5 milioni. Ecco quello che si dice in un commwento: 'un italia.it è stato un flop fin dalle sue prime ore di vita, gli errori tecnici erano innumerevoli, l'accessibilità del sito nulla, il logo copiato, lo studio grafico fortemente opinabile, la navigabilità difficoltosa. Italia.it è stato coordinato con uno statalismo, una burocrazia, un politicismo tali da renderlo morto in partenza, e noi siamo ancora qui a parlarne dopo un anno di vergogna online. Per fortuna l'agonia è finita, speriamo di voltare pagina.'

venerdì 18 gennaio 2008

REGOLA NUMERO 3: RISPETTARE LA GERARCHIA DECISIONALE



I tre spot sono opera di La Comunidad, Gus Lauria e Philip Bonnery, creative directors Jose Molla e Joaquin Molla

REGOLA NUMERO 2: LAVORARE AL BRIEF CON CALMA E FIDUCIA

REGOLA NUMERO 1: DEFINIRE ACCURATAMENTE IL TARGET

La definizione del target come avviene nella maggior parte delle volte nelle strategie di comunicazione.

UN LUNGO GIORNO A LUGANO


Sabrina mi ha mandato - anzi, ha caricato su in sito ftp e ci ho messo 3 ore a scaricarla - una tesina di 280 MEGA, il suo diario di una giornata a Lugano con gli occhi aperti sulla pubblicità. Devo dirlo: è un lavoro commovente. Senza tante discussioni o scuse, questa donna è partita la mattina con una macchina fotografica e ha ripreso TUTTO, MA DICO TUTTO quello che c'era per strada, sui giornali, alle fermate del bus, sui taxi, per terra. Tutto. I manifesti agghiaccianti dei candidati per il Canton Ticino, i volantini, le locandine delle mostre, le bustine di zucchero, gli annunci economici, i pendenti del tram, le frecce dei ristoranti, i manifesti dei parrucchieri, i flyers dei supermercati, gli spot in dialetto ticinese. E TUTTO con il suo bravo commento, semplice, lineare e quasi sempre giusto. Più interessante di molti sproloqui che leggo su libri e riviste. Chapeau.

giovedì 17 gennaio 2008

ENCORE


E' un encore, cioè un bis, che ha suonato la sera del 14 novembre del 1976, l'anno dopo il Koln Concert, alla Tokyo Concert Hall. Qui trovi anche la trascrizione: http://www.gel.ulaval.ca/~savary/kj/transcriptions/autres/KJ-Tokyo-Encore-R0.pdf

Non c'è il filmato, c'è solo la musica. Quindi, accendi le casse, siediti in un posto comodo, abbassa la luce, chiudi gli occhi, ascolta. E vedrai.

QUASI QUASI PRENDO IL TRENO




Quando una campagna è bella, ti fa sorridere fra te e te. Bel concetto, try it once and forget the road, fotografie curatissime, casting, guarda le facce e l'abbigliamento dei motociclisti, o la signora con l'autista. Un bellissimo senso di tranquillità nel viaggio, niente rumoracci, niente traffico, niente stress, treni puliti, sedili comodi. E faccia rivolta verso la meta.
Advertising Agency: TBWA\Paris, France
Creative Director: Erik Vervroegen
Art Director: Marianne Fonferrier
Copywriter: Ghislaine de Germon
Photographer: David Harriman

CHE FILM E'?





Quattro annunci per la mini, vediamo chi indovina il titolo del film.

ECO CLIP

C'è una bella idea in questo clip sul riciclo energetico, soprattutto per il fatto che... - per saperlo vederlo fino in fondo.

mercoledì 16 gennaio 2008

INTERACTIVE LINGERIE

Non vorrei sembrare un voyeur, ma questo sito interattivo con modelle vere, di taglie diverse, che indossano quello che decidi tu, camminano, si girano, si avvicinano e si allontanano, è veramente cool.

http://www.knickerpicker.com/dressing-room.asp


DISASTRO AEREO

Davide, non potevo non metterlo, è grandioso.

QUANTE PALLE

Mi era piaciuta di più la fontana di Trevi rossa. L'immagine era più mediatica, il rosso stava meglio con il bianco del marmo ed era pieno di allusioni, alla politica al sangue. E poi le bouncing balls sono copiate completamente da Sony Bravia.

martedì 15 gennaio 2008

BUZZ ADVERTISING

Sembra che il passaparola stia diventando davvero una tecnica di promozione. A me non piace. Non è una tecnica creativa, manipola le persone per denaro, compromette la sincerità dei commenti, getta il sospetto su ogni conversazione. E' una forma di prostituzione commerciale per poche lire. Se pensi la stessa cosa, passaparola.

lunedì 14 gennaio 2008

RIFATE IL SOLDATO RYAN

Si può rifare lo sbarco in Normandia con un'auto, tre attori, qualche costume, un po' di computer graphic e molta creatività? Guarda questo fantastico making of per un documentario su Omaha Beach girato per la BBC. Via Motiongrapher.

COPY MA BUONI - 2

E anche questa non è male.

TEMPERATURE

[Musica in sottofondo] Interno di una stanza. Un uomo scosta le tende e sorride vedendo che il tempo è soleggiato. Si infila il costume e si spalma velocemente la crema solare. Afferra un telo da mare ripiegato e appoggiato sullo schienale di una sedia in legno. L’inquadratura è sempre fissa su di lui. Si avvicina alla porta e si infila le infradito. L’uomo è a petto nudo, col costume e indossa le infradito, in una mano ha la crema solare e con l’altra tiene il telo da mare. Apre la porta di casa ed esce.
Inquadratura dall’esterno. Ci troviamo in una baita di montagna su una pista da sci. C’è il sole ma è ovviamente tutto innevato. Inquadratura dell’uomo che imperturbabile sistema sulla neve il telo da mare e vi si sdraia sopra. Primo piano sull’uomo che si sistema gli occhiali da sole che teneva appesi alla tasca del costume. Un leggero allargamento dell’inquadratura fa sì che rientrino nell’immagine anche altre persone vestite con scarponi e giubbotti da sci che bevono cioccolata o comunque bevande calde fumanti e che guardano allibite l’uomo in costume. Stacco netto sull’immagine della lavatrice XY alla quale sono appoggiati un paio di sci in piedi. Sulla punta degli sci è appeso un costume.
[voce fuoricampo: Nuova lavatrice xy. Tutto a 30 gradi].
Claim in sovrimpressione e letto in contemporanea dalla voce fuoricampo:
“Temperature is important. No more.”.

COPY MA BUONI MERCOLEDì 16 GENN ORE 12.30

Arrivano cose non male. La mia preferita (non dico di chi è) per ora è questa.

Radio (scuola di inglese)

Voce di donna adulta (tono di voce deciso ma dolce): “This is an apple. Repeat”.
Voce di bambina (tono dolce e impacciato): “This - is - an - apple”.
Voce di donna adulta (idem): “This is a table. The apple is on the table. Repeat”.
Voce di bambina (tono inizialmente dolce e impacciato, poi sempre più impertinente e deciso): “This - is - a - table. The - apple - is - on - the - table. The table is brown and the apple is green BUT I DON’T MIND. I JUST DON’T LIKE APPLES ‘CAUSE I DEFINITELY PREFER BANANAS OR CRANBERRIES! HAVE YOU SOME JUICY CRANBERRIES FOR ME?!”
Sussulto di donna, 2/3 secondi di totale silenzio.
Voce di donna adulta, la stessa della maestra (tono deciso da voce fuori campo ma simpatico, “ammiccante”): Sweet Years English School, dove gli allievi di 6 anni lasciano a bocca aperta la maestra.

Your Advertising Slogans Are Crummy. Can't You Do Better?

Il claim, quello che una volta chiamavamo slogan, oppure payoff, oppre tagline, insomma quella scritta che conclude uno spot oppure sta sotto il marchio nelle pagine stampa. Secondo Advertising Age sta diventando generico, incomprensibile, intercambiabile. Per gli aspiranti copywriter, una bella revisione critica e una lezione di scrittura pubblicitaria qui

domenica 13 gennaio 2008

SPIRAL VIRAL

Un viral fatto da due ragazzi e messo in Youtube che ha avuto un incredibile successo. Avvicinarsi. Guardare la spirale in centro. Effetto garantito.
Via Adland

venerdì 11 gennaio 2008

DOVE VADO STASERA?


Quando qualcuno dice ' devo portare a cena una persona, ma non so dove andare', ho circa un centinaio di posti da consigliare. Quando devo uscire io, non me ne viente in mente neanche uno. O meglio, tutti quelli a cui penso per una ragione o per l'altra non vanno bene. Allora farò così. Stasera, starò a casa.

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Per arrivare alle 9 in centro devo usare la funzione sveglia del cellulare, cosa che non faccio mai, preferisco il risveglio naturale (e infatti perdo gli aerei). E quindi alle sette, quando mi tira giù dal letto, non so più chi sono e cosa faccio già in piedi. Tra l'altro, la suoneria della sveglia è veramente irritante. Ma poi mi ricordo: stamattina, ore 9.30, esami, primo appello.

Mattina piovosa, triste e grigia, autostrada intasata, arrivo già un dieci minuti di ritardo e parcheggio davanti a Carducci per fare il famoso Percorso dello Scoiattolo verso Gemelli, ma appena arrivo lì mi chiama Maria Luisa Bionda e mi dice ma dov'è l'esame? Dunque, leggo su un foglietto che mi ero appuntato: SA111, ma allora è Sant'Agnese, mi dice. Allora è Sant'Agnese, azz. Arrivo in 111, un'aula di 3 metri per 3, dove c'è già il prof Bartoccioli in piena azione su una povera studentessa. Une decina di candidati in attesa, quindi ci facciamo trasferire nell'attigua 113, che è più o meno come San Siro, primo secondo terzo anello. In due banchetti da prima elementare prendiamo posto, a qualche metro per non sovrapporre le voci.

La prima valorosa a rompere il ghiaccio è Valentina: presenze 18 su 20, tesina sul lancio della Nuova 500, 120 slides, molto documentata, e poi domande su: definizioni di creatività, Kostler, Bisociazione, pensiero divergente, e Talk value per le campagne Whassup e Benetton. Dopo la parte con ML, voto complessivo (ho chiesto la liberatoria per fornire questa informazione): 30.
Tatiana (alias Viva la Biondina), presenze 17 su 20, tesina sul marketing etnico, 48 slides, domande su Cannes Winners, Perrier, Nun, Noodles, Nike Tag, Playstation, ricordata anche la sua presentazione del progetto creativo, voto complessivo: 30 lode.
Come inizio non male. L'hanno azzeccata a venire oggi, clima disteso, poca gente, tempo per chiacchiere, nessun brusio. La peggio sarà per i prossimi.

giovedì 10 gennaio 2008

LA CODA

Ho un amico che si invaghisce continuamente di ragazze bellissime, e naturalmente alla fine rimane sempre male. Ho dovuto spiegargli che più una ragazza è gnocca, più c'è dietro la coda, anche se non si vede. Non ha capito il concetto, perchè continua nel suo tragico errore. Dovrò fargli vedere questo.

mercoledì 9 gennaio 2008

BLUE MOB



Scommetto che questo non l'avevi ancora visto: un painting mob! Segnalato da Marcello Lucini, grazie.

lunedì 7 gennaio 2008

AVVISO IMPORTANTE DALLA PROFESSORESSA BIONDA

Mi prega Maria Luisa di informarvi che non ci sarà nell'appello del 21 febbraio, ma farà un post-appello il 29 febbraio alle 14 e 30, quindi dopo il mio ultimo appello. Per cui, avrete già il mio pre-voto, e lei concluderà l'esame e registrerà.

venerdì 4 gennaio 2008

PLAYSTATION MOUNTAIN





Ed ecco il vero motivo del mio viaggio: vedere dove è stato girato lo spot più profetico degli ultimi vent'anni, Playstation Mountain (http://www.youtube.com/watch?v=hzM5KtL4GHk). E' nel Centro di Rio, l'edificio a piramide che si vede si chiama Catedral metropolitana, i carioca non lo amano particolarmente ma a me piace moltissimo. Anche perchè spunta improvvisamente scendendo dalla collina di Santa Teresa con il bonde, il bus giallo come a Lisbona. Una piramide azteca. Linee oblique in uno spazio verticale. Forse l'hanno scelto per fare da eco visiva alla piramide umana, o forse l'idea è venuta proprio da lì.

PUBBLICITA' SPRAY




E poi questi billboard, lungo Ipanema e Barra de Tijuca, con un bottone verde. Se lo schiacci esce acqua nebulizzata. Dopo che sei uscito dall'acqua salata del mare, oppure passeggi sotto il sole a 38 gradi, è una goduria. Successone.

LOGO IN THE SKY




Tra i miliardi di cose che potrei raccontarvi di Rio, mi limito a quelle che ci interessano qui, creatività, idee, emozioni. Ecco qui un logo particolarmente semplice, quello di OI, la maggiore società di telefonia brasiliana, tracciato nel cielo di Ipanema da un aereo nel pomeriggio del 31 dicembre. Certo, se ti chiami Vodafon è un po' più difficile. Per lo meno ci vuole un pilota un po' più ganzo.
A Rio le cabine di Oi ci sono dappertutto, e la gente le usa anche, nonostante tutti abbiano il cellulare. Le ho sempre guardate passando, poi un giorno ci ho messo dentro la testa, e ho capito meglio l'utilizzo specifico.