mercoledì 10 ottobre 2007

LIBRI DA LEGGERE


Visto che mi chiedete ogni volta i libri da leggere, eccoli.
Quelli che vale davvero la pena:
- La parola immaginata, di Annamaria Testa, letto appena uscito un po' di anni fa
- C'ero una volta, di Lele Panzeri, letto l'anno scorso e piaciuto un sacco
- Il manuale di tecniche pubblicitarie di Lombardi, vari capitoli necessari
- Creative advertising, più da guardare che da leggere
- I creativi italiani, letto più di vent'anni fa, necessario forse ancora oggi
- Il libro di Ogilvy, quello di Reeves, assolutamente
- Mille di questi slogan, raccolta di slogan italiani da avere
- La marca postmoderna di Semprinì, brillante e verboso da buon francese, ne parleremo
- La fabbrica degli spot è arrivato anche a me, conosco l'autore e anche il contenuto, ma interessante e documentato
- Lehman, come si realizza una campagna pubblicitaria, un bigino utile
- Bartezzaghi, non ne ho la più squallida idea, imperdibile
- Le osterie d'Italia, da tenere sempre in auto.
Ce ne sono altri che mancano da quelli che avevo sulla scrivania ieri. Alcuni li sto cercando affannosamente perchè non so più a chi li ho prestati:
- Cernuto Pizzigoni, Il mal d'idea
- Pirella, Copywriter mestiere d'arte
- Seguela, Hollywood lava più bianco
Naturalmente gli annual degli Art director club, e Luerzer Archive.
Ma soprattutto, e qui è cambiato tutto negli utlimi due o tre anni, la rete, youtube, adsoftheworld, le decine di siti e di blog in cui si trova tutto quello che esce nel mondo, i commenti, le storie, le immagini.
Ah, se guardate bene sulla mia scrivania c'è un indizio di una campagna che ho fatto qualche anno fa e che ancora adesso mi piace. Chi la trova un +.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

GRAZIE!!

"Le confessioni di un pubblicitario", di D. Ogilvy, è davvero molto bello. Mi piace l'approccio pratico e diretto di Ogilvy!

Consiglio a tutti anche "Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello", di Séguéla.

Anonimo ha detto...

sicuramente sarebbe utilissimo leggerli tutti.
anche se a volte basta una scatola di tonno.
un grissino.
e un'idea.

Anonimo ha detto...

Buongiorno prof.
Stamane ci siamo presi il suo "rimbrotto" per la scarsa partecipazione attiva al blog (leggi: pochi commenti) e quindi ho pensato di rimediare, anche se ritengo sia vero ciò che le ho detto oggi a lezione, e cioè: spesso i blog si leggono ma non si commentano. Non si tratta di pigrizia o di poca volontà di partecipazione. Lei stesso ha detto una volta a lezione che le idee migliori non le vengono in agenzia, ma in autostrada mentre sta tornando a casa. Con il blog è un po' la stessa cosa: guardo uno dei filmati YouTube che ci segnala, mi leggo uno degli annunci pubblicitari da lei messi in evidenza, e lo trovo più o meno efficace, ma è solo dopo un po' che ci rifletto (magari dopo aver considerato le pubblicità di prodotti concorrenti, o essermi riportato alla mente le precedenti campagne relative a quello specifico prodotto) che sento di essermi formato un'opinione un po' consapevole. Ma a quel punto per commentare è tardi, perché sul blog c'è già un altro post... Comunque sia, da oggi cercherò di essere un po' meno riflessivo e un po' più tempestivo.

Anonimo ha detto...

Sinceramente prof sono d'accordo con Riccardo: anche a me capita spesso di entrare nel blog e leggere le sue proposte e i commenti, ma senza riuscire quasi mai ad esprimere immediatamente un'opinione. Credo di aver bisogno di interiorizzarla un attimo e di pensarci su nel corso delle giornate successive: spesso mi capita di "rimuginare" su un argomento anche mentre sto facendo tutt'altro!
Nonostante ciò anche io cercherò di essere più rapida nei giudizi e nelle idee.

Anonimo ha detto...

wow, tutti questi libri mi hanno messo voglia di cominciare a leggerli, mi mancano un pò di "fondamentali", ma vedrò di rimediare!

Unknown ha detto...

"Osterie d'Italia" in alto a sinistra è fantastico...

Anonimo ha detto...

"C'ero una volta" è favoloso. L'ho letto d'un fiato.

Anonimo ha detto...

"Media e pubblicità in Italia" (colonna centrale, terzo dal basso) ce lo leggeremo volenti o nolenti. E' in bibliografia della Bionda.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda i commenti, pensavo giusto oggi che la velocità con cui procede questo blog è sorprendente (onore al merito, prof - il suo merito!) ma forse è troppo. Io direi di lasciare un po' più di tempo tra un post e l'altro. Un giorno intero sarebbe l'ideale: direi non più di due post al giorno, comunque. Ma è solo una mia idea di blog.
Detto questo dico a Riccardo che nessuna discussione è mai chiusa e non è mai troppo tardi per lasciare un commento. Per noi è difficile da ritrovare, è vero (esisterebbero delle plug-in che, poste in home page, segnalino i nuovi commenti indicandone anche la posizione) ma il prof. li riceve comunque tutti per mail e li legge, dunque, tutti.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Christian, due post al giorno è l'ideale, altrimenti si rischia di disperdere le idee su troppi argomenti e stimoli diversi, meglio concentrarsi su pochi per volta.

the student ha detto...

Ok, avete ragione, limiterò il post. Grazie dei commenti.

Anonimo ha detto...

Marcello Monetti
Ciao ragazzi, finalmente mi unisco
anch'io al blog... be, io dei libri proposti dal professore ho letto solo la fabbrica degli spot di De Micheli che ho avuto la fortuna di avere come copia omaggio ad un suo coonvegno in Boviso. E' un libro dal taglio molto pratico che spiega in concreto quali professioni si muovono dietro il mondo della pubblicità, cosa che per me (e penso anche voi) abituati ad anni di teoria universitaria mi ha permesso di farmi un'idea più chiara di come funzioni in concreto questo settore e soprattutto a quali ruoli possono aspirare ad arrivare le persone che hanno il nostro percorso formativo.
Condivido inoltre l'idea di Christian per il numero di post; permette sicuramente di seguirne i progressi con più calma.

Anonimo ha detto...

ciao a tutti!

meno male che i titoli sono stati raccolti on line (e finalmente anch io ho trovato il link del blog che mi pare una grandiosa idea....) perchè ero stufa di annotarli qua e là sui vari quadernetti di pubblicità...

Adesso che il blog si sta popolando credo che ognuno farà del suo meglio per renderlo sempre più interessante e stimolante...
Lo scambio di curiosità e di idee è una fonte infinita di spunti utili...

so, just try harder!

Anonimo ha detto...

Mi unisco alle dichiarazioni di intenti di chi promette pi� partecipazione al blog.

Una cosa soltanto, Prof: sia clemente, le incrostazioni sono dure a morire!

Anonimo ha detto...

Buon giorno Prof! é dal primo giorno di lezione che entro nel blog, clicco, leggo, mi soffermo ma poi mi scollego non esprimendo la mia opinione. Anche a me comunque non viene un immediato feed back ai suoi interventi, ma sono stati fin ora spunto di molte riflessioni, comprese le lezioni in aula. Sarò una spugna. e grazie dei libri.
valentina

Anonimo ha detto...

JOSHUA FERRIS, "E poi siamo arrivati alla fine".

E' consigliato tra i libri da leggere sulla guida, l'ho comprato, sono già a pagina 100 e già lo adoro!! Mi ha riportato ai tempi non lontani della vita d'agenzia (pubblicitaria) e ai 3 giorni passati quest'estate a Chicago!!

E' un romanzo e ve lo consiglio assolutamente! Grazie prof!

Ora cerco l'indizio! Sono curioso.

Anonimo ha detto...

Niente. Secondo me si tratta o di uno dei due "poster" appesi dietro o di un cordino porta-chiavi sulla scrivania: ma non ho indizi a sufficienza per capire di cosa si tratti. Getto la spugna, amaramente!

the student ha detto...

Christian, hai un attacco di puntiesclamativite acuta. L'indizio l'hai trovato.

Anonimo ha detto...

Cavoli, guarisci da una patologia (quella dei puntini sospensivi) e ricadi in una nuova patologia: che vitaccia! (ecco, vede? Ci sono cascato di nuovo.)

Anonimo ha detto...

Se l'indizio è il cordino del porta-chiavi sulla scrivania, allora la campagna dovrebbe essere quella dal claim "Il vero sballo è dire NO", sui pericoli derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti, del 2001.

Tentar non nuoce!

the student ha detto...

Matilde: azzeccato in pieno.

Anonimo ha detto...

Aggiungo un libro che mi pare manchi alla lista: Mamma, da grande voglio diventare una lavastoviglie! Roberto Gorla polemico e pungente spara un po' a zero sulla pubblicità italiana; ecco una breve anteprima presa dalla prefazione di Pirella al libro: "Ma in Italia siamo veramente creativi; figurati che siamo riusciti a fare la pubblicità senza la creatività. Che sarebbe come fare una gara di Formula uno senza le auto, un libro senza la scrittura, un film senza immagini".

the student ha detto...

Grazie Silvia della segnalazione. Non sapevo del libro. Appena lo trovo lo leggo.