martedì 16 ottobre 2007

LEZIONE DI DOMANI



Hamlet Cigar è una delle campagne storiche della pubblicità britannica. Iniziata a metà degli anni '60 per opera della CDP, Collett Dickenson Pearce, è diventata anche un cartoon ed è durata fino agli anni 90, quando è stata vietata la pubblicità delle sigarette. Il suo humor basato sulla goffaggine, le situazioni imbarazzanti, la botta di sfiga ha fatto scuola. La musica - l'Aria dalla terza suite di Bach suonata da Loussier - il claim, Happiness it's a cigar called Hamlet e lo sbuffo di fumo sono la firma di tutti i film. Io li avevo visti per la prima volta venticinque anni fa negli annual e nella Notte dei Pubblivori. Adesso si trova la raccolta completa su Youtube. Questo è uno dei soggetti degli anni 80.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so, non mi convince per niente. Certo, stiamo parlando degli anni '80 ma mi sembra troppo lungo: quanti si fermerebbero a guardarlo fino alla fine? Poi non conosco il caso Hamlet Cigar e, dunque, parlo solo a proposito di questo spot. Sono curioso dei commenti di tutti ma purtroppo domani non credo riuscirò a venire prima della seconda ora (speriamo di riuscire ad arrivare almeno per questa!). Sarò, infatti, all'incontro EDITORIA E NEW MEDIA organizzato dal prof. Brioschi e dallo IAA. Speriamo ne valga la pena!

Anonimo ha detto...

E' il classico spot che dopo la prima visione mi spiazza e mi lascia perplesso..sicuramente è un modo originale e non convenzionale di fare pubblicità ma nel mio caso devo assimilarlo (rivedendola un altro paio di volte) prima di dare un mio giudizio.

Anonimo ha detto...

best of the day
visto a lezione di audiovisivi

http://it.youtube.com/watch?v=_V4Nc2wnJ7M

Anonimo ha detto...

Io devo dire che invece mi è piaciuto molto..molto autoironico e acuto. A parte la goffaggine e l'evidente caricatura fatta sul soggetto (orribile il multiplo riporto) a chi non è mai successo un episodio del genere..la foto che coglie proprio l'espressione più inappropriata, più orribile, che se doveste rifarla non vi verrebbe più..è un modo molto intelligente di prendersi un pò in giro e di non prendersi troppo sul serio..tanto la foto colpisce quando meno te l'aspetti. E poi non trovo tutta questa difficoltà di assimilazione, anzi mi sembra molto efficace!Anche io domani avrò dei problemi a venire! a giovedì!

Anonimo ha detto...

Assolutamente British.
Sono andata anche a guardare la raccolta su You Tube, e nel complesso acquistano forse un senso maggiore. Un senso comunque molto British. :)
(quella del "luminous condom" tuttavia mi perplime :))
Il Bach di Jacques Loussier in uscita ci sta come il cacio sui maccheroni, ispira proprio quel senso di "relax" che si vuole associare ai sigari Hamlet.

Ah, a proposito di Notte dei Pubblivori, si sta avvicinando, se non sbaglio il 26 e il 27 ottobre. Si organizza?

Anonimo ha detto...

Stile assolutamente inglese!
La prima visione mi ha fatto sorridere, ma il punto che mi lascia perplessa è la mancanza di un collegamento stretto tra la "scenetta" e il prodotto, voglio dire, lo spot si sarebbe potuto chiudere associando la felicità a qualsiasi altro prodotto se non fosse per la nuvoletta di fumo.
Vedrò gli altri spot della serie per farmi meglio un'idea, ma forse il successo di questa campagna potrebbe stare proprio nella serialità: si simpatizza da subito per lo sfigato protagonista e si è curiosi di scoprire cosa gli accadrà di nuovo.

Anonimo ha detto...

Per Elisa..non mi conosci, purtroppo sono un pò duro di comprendonio (come dice mia nonna), comunque rivedendolo mi trovo d'accordo con l'idea di creare una sorta di simpatia e alla lunga di complicità con questo personaggio, forse proprio per questo motivo ha funzionato.

Anonimo ha detto...

Concordo con Silvia e col mancato collegamento scenetta-prodotto (ma non ho visto gli altri spot).

Quanto alla Notte dei Pubblivori, io ho già preso i biglietti per il 27!

Elisa Zocchi ha detto...

Alla prima visione, avrei detto un disastro: non capivo che cavolo stavo vedendo e cosa significavano le sigarette nel finale, ma la seconda visione e la terza... risate! Ti affezioni al personaggio, e pensi che lo stesso potrebbe capitare a te (se non ti è già capitato!), e poi chi non odia le macchinette automatiche delle foto?? ti butti su di loro sempre quando hai i minuti contati e il risultato è pessimo!
Ho visto anche qualche altro episodio: quello del Babbo Natale che perde le renne ve lo consiglio!
Invece, altri sono fin troppo al limite dell'assurdo (come il tizio che resta rottamato insieme alla macchina!), ma ormai quando conosci il genere, ghigni lo stesso!
Proprio come dicono i miei colleghi: funziona bene la complicità con lo sfortunato di turno e la serialità.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi
Lo sapevate che il famigerato spot della Apple che abbiamo visto stamattina ha ispirato anche una recentissima polemica negli Stati Uniti? Come tutti saprete, in quel Paese i vari candidati alla Casa Bianca si stanno sfidando in vista delle primarie del 2008. Nel partito democratico la sfida più accesa è quella tra Hillary Clinton e Barack Obama (il candidato di colore, per capirci). Alcuni mesi fa, i membri del team elettorale di Obama hanno messo su YouTube un filmato che riprende in tutto e per tutto lo spot della Apple del 1984, con una differenza sostanziale: al posto del Grande Fratello, si vede la faccia di Hillary che parla (le immagini sono tratte da un suo discorso elettorale). Il filmato è stato visto milioni di volte e ha fatto imbufalire lo staff di Hillary, tanto che Obama ha dovuto sconfessarlo e prenderne le distanze...
Io lo avevo già visto, ma non avendo mai assistito allo spot della Apple fino a stamattina, non avevo compreso l'aspetto parodistico del filmato. Adesso è decisamente più interessante. Questo il link per vederlo:

http://www.youtube.com/watch?v=6h3G-lMZxjo

(Magari il professore può segnalarlo in un post!)

the student ha detto...

L'avevo visto qualche settimana fa sulla rete. Adesso lo metto sul blog.