venerdì 26 ottobre 2007

SONDAGGIO

Ieri ho chiesto in aula chi voleva esserci nel progetto ambient-guerrilla. Ho visto sul contatore che decine di persone hanno consultato il blog, ma solo un paio hanno dichiarato la loro disponibilità tra ieri e oggi. Forse ha ragione Fabio. Ammetto che sono un po' perplesso e ci ho pensato parecchio. Pensavo che ci teneste a fare qualcosa di concreto, del resto il corso si chiama Laboratorio. Oppure ho fatto un errore di valutazione io, e quindi è meglio che ne parliamo. E' il primo anno in cui faccio questo corso nella specialistica, prima ero nella triennale, quindi le attese e gli atteggiamenti possono essere del tutto diversi.
Quindi, come in un sondaggio o un pre-test, voglio sentire l'opinione del pubblico.
Le alternative sono qui sotto. Mandatemi il vostro parere, anonimo o nominale, magari anche indicando solo il numero dell'alternativa preferita, vi garantisco che non avrà nessun effetto sulla valutazione, anzi apprezzerò tutte le posizioni. Siete comunicatori: comunicate!

1. facciamo ( o tentiamo di fare) qualcosa di visibile e memorabile in Cattolica, Gemelli o Carducci o spazi vicini

2. facciamo qualcosa di visibile e memorabile non in Cattolica, in giro per Milano

3. facciamo solo una simulazione su carta, senza mettere in pratica (ma si perde tutto il divertimento e si impara anche molto meno)

4. non facciamo niente e ci dedichiamo solo alle lezioni teoriche (mi diverto io ma voi molto meno)

5. altre opzioni che al momento non mi vengono in mente

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che la prima alternativa sia la migliore: fare qualcosa di visibile in Cattolica ritengo sia più stimoltante visto che è un abiente che frequentiamo tutti i giorni e poi potrebbe essere più facilmente realizzabile il nostro progetto perchè conosciamo molto bene il luogo quindi l'organizzazione certamente sarà più facile!!

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con l'anonimo che sia più facile realizzare qualcosa del genere in Gemelli perchè il luogo è conosciuto bene...ma a me piacerebbe molto anche l'opzione 2, ed in quel caso sarei per organizzare l'ambient in piazzale cadorna o in duomo (all'interno della stazione di cadorna NO perchè non ci sono cestini e posaceneri e quindi la gente che butta i mozziconi per terra lo fa praticamente per necessità)

Anonimo ha detto...

Io preferisco la seconda opzione perchè ci permetterebbe di essere più visibili, più incisivi e di sbizzarirci di più e magari di coinvolgere diverse tipologie di persone, non solo studenti universitari.
Però per realizzare l'ambient fuori dalla Cattolica devono partecipare almeno 15-20 persone.
Per la scelta del posto Piazzale Cadorna o Duomo entrambi potrebbero andare bene.

Matilde

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di precisare che anch'io sono disponibile a partecipare.

Anonimo ha detto...

Eccomi!! Appena ho riavuto una connessione internet sono tornato qui e ho scoperto, un po' amareggiato, quello che "è successo" o, meglio, quello che "non è successo".

Io ci sono al 100%, mente e corpo sono a vostra disposizione.

La prima opzione mi attira di più perché mi piacerebbe molto che si parlasse di noi in Cattolica, che si vedesse cosa sanno fare gli studenti di un corso specialistico in Comunicazione d'impresa (ovviamente si presume che sappiamo fare anche molto di più).

La seconda opzione, però, se fatta bene è più eclatante e chissà mai che qualche giornale ne parli. Se si riuscisse ad optare per la seconda opzione, facendo però giungere la notizia anche all'interno dell'ateneo, magari anche attraverso la newsletter (che TUTTI ricevono) di CattolicaNews (basterebbe effettuare un semplice compito di pubbliche relazioni con la redazione), sarebbe per me il massimo.

Nel caso prof. avesse bisogno di un voto preciso, nel dubbio voto la prima.

Finisco col dire che dal 31/10 al 4/11 sarò via e non avrò internet. Intendo, però, sia prima che dopo, portare avanti la mia idea (o altre che mi dovessero venire in mente) e presentare il tutto quando richiesto o, comunque, non più tardi del 7 novembre.

Dai, ragazzi! Tirate fuori l'entusiasmo, quello che cresce nel cuore mentre ci si perde tra le palline colorate dello spot Sony Bravia, memori dei tempi "bambineschi" che furono. E, se vi va, iniziate a leggere il libro di LELE PANZERI, "C'ero una volta": credo vi aiuterà a ritrovare l'entusiasmo!

Anonimo ha detto...

Io sono sicuramente favorevole per il punto 1 e se quello che riusciremo a realizzare sarà d'effetto, stimolante e potrebbe essere utile per far riflettere divertendo su alcune cattive abitudini, sono d'accordo sul fatto di estendere l'iniziativa al di fuori dell'università.
Spesso mi sono lamentata dell'eccessivo spazio dedicato nei vari corsi alla teoria e del poco o nullo dato alla pratica, per cui l'avere la possibilità di relizzare concretamente qualcosa, di vedere dall'inizio alla fine come si fa e non solo di leggere questo processo su qualche libro mi sembra un'occasione da cogliere.
Molte volte mi sono trovata con pagine di appunti di elenchi puntati su come realizzare un piano di questo e di quello senza però poi sapere da che parte iniziare realmente, quindi io credo possa essere soddisfacente alla fine del corso non domandarmi come si farà questo o quello, ma poter dire ho fatto.

Anonimo ha detto...

Vada per la quarta opzione

the student ha detto...

A Pastro: uno straccio di motivazione no?

Elisa Zocchi ha detto...

Assolutamente qualcosa bisogna fare: anch'io spesso mi sono lamentata in questi 5 anni della quantità di libri che ci siamo dovuti divorare senza mettere in atto nulla. Ed ora, che ho un piede nel mondo del lavoro, mi accorgo di quanto questa teoria ci abbia imbottiti di nozioni rimaste avulse dalla realtà, e se rimangono ancora a lungo in uno stato di limbo, presto dimenticheremo tutto. E sarebbe terribile con tutti i soldi spesi!!
Personalmente, opto per l'opzione 1 per un semplice motivo: anche gli altri colleghi studenti di tutti gli anni e di tutte le facoltà devono sapere e VEDERE che l'università non esiste solo per lo studio e gli esami.
E la mia partecipazione (cercherò di fare gli incastri necessari) è garantita.
In fondo, l'università Cattolica non è meno nota di piazzale Cadorna. E' come dire che, invece della Fontana di Trevi, facevano diventare rossa la cupola del Pantheon!!

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo su fare tutto in Cattolica, avremo più visibilità e faremo parlare di noi... Io sono dalla sua parte, prof.!

Anonimo ha detto...

Io ribadisco la mia disponibilità, sia per il punto 1 che per il punto 2. Ho scritto "in linea di massima" perché purtroppo non posso partecipare alle lezioni del giovedì, causa impegni extrauniversitari che richiedono la presenza obbligatoria. Ma cercherò di tenermi aggiornata tramite il blog e i compagni.

Anonimo ha detto...

In effetti, devo ammettere che la sua domanda è ben posta.
La ragione è che, non potendo io frequentare tutte le lezioni, non riuscirei a star dietro in maniera seria al "progetto" e, dopo 5 anni di corsi puramente teorici, mi girerebbero gli attributi di saltar l'unico corso pratico!!!

the student ha detto...

Grazie della precisazione Pastor. Grazie anche a Doriana Elisa Silvia Christian Fabio Matilde. Mi basta anche il sostegno morale. POi qualche volta invertiremo i giorni. Siamo ancora pochetti, ma basta che arriviamo almeno a una decina e vedrete.

Anonimo ha detto...

Personalmente preferisco la prima ipotesi e concordo con Elisa: non si tratta semplicemente di "far parlare di noi", ma di dimostrare che in uni ci sono anche corsi che ti fanno agire e non semplicemente patire ( per la mole esagerata di nozioni teoriche!)
In 5 anni provate a pensare a quanti corsi ci hanno dato l'opportunità di sperimentare concretamente nuove esperienze...

Concludo dando la mia disponibilità
per QUASI tutte le proposte...scusate ma caratterialmente non riuscirei proprio a vestirmi da mozzicone vivente!!

Anonimo ha detto...

Caratterialmente mi vestirei da mozzicone vivente (o qualsiasi altra strana forma di vita umana). Sto pianificando una gloriosa carriera di pollo gigante davanti al Kentucky Fried Chicken, dunque voglio fare un po' di pratica. Se non facciamo adesso le cose folli che ci passano per la testa, sarà difficile farlo con tutti quei bastoni e cappelli bianchi (a meno che non decideremo di fare un guerilla contro l'incontinenza senile). Sono per l'evento in Cattolica, con appoggio dall'ufficio PR, come diceva Christian.

Anonimo ha detto...

Da quanto avevo capito inizialmente, credevo che l'ambient "dovesse" essere fatto in Cattolica e forse per questo voto la prima opzione, anche se la seconda potrebbe darci maggiori possibilità per esprimerci. In ogni caso la mia preferenza è per fare l'ambient in università.
E garantisco la presenza: concordando con i commenti sopra, mi sembra bello il fatto di evadere dalla semplice teoria universitaria e mettere in pratica qualcosa (di bello!).

Anonimo ha detto...

La ragione è che, non potendo io frequentare tutte le lezioni, non riuscirei a star dietro in maniera seria al "progetto" e, dopo 5 anni di corsi puramente teorici, mi girerebbero gli attributi di saltar l'unico corso pratico!!!

E dunque, Pastor, desideri che nessuno faccia il lavoro pratico perché tu non puoi prenderci parte? Ho capito bene?

Anonimo ha detto...

sono appena approdata su internet e ho letto i nuovi post. Cosa ne penso?
1-dobbiamo fare qualcosa di pratico per vedre se quello che studiamo serve, e per capire che la pratica è più difficile da portare avanti rispetto alla teoria
2 -il messaggio che vogliamo portare è positivo quindi non dovrebbe crearci problemi, anzi se facciamo una cosa divertente le persone ci seguiranno perchè vogliono divertirsi

sarebbe bello unificare le opzioni Cattolica e Milano. Siamo studenti della Cattolica, partiamo da lì. Poi spostiamoci in corteo(con musica) o meglio usando i mezzi pubblici verso un punto fondamentale della città. Ci noteranno di sicuro.

Perchè non convolgiamo anche altri prof per esempio quelle di Audiovisivi?
buona notte

Anonimo ha detto...

Io ci sono, anche se dovessero andare avanti le altre proposte e non quella che avevo pensato io.. credo sia più fattibile in cattolica. secondo me nell'ora di laboratorio riusciamo a concretizzare.. troppi ma, se, non portano da nessuna parte.
valentina

Anonimo ha detto...

Buona giornata a tutti...colevo segnalare che sul corriere di ier a pagina 43 c'è un'intervista al guru della creatività Edward De Bono (ne abbiamo parlato nella prima lezione..ricordate i sassi bianchi e neri?) che parla del pensiero laterale e di come può essere efficace anche applicarlo alle realtà aziendali. Ho trovato l'articolo molto interessante e per chi lo vuole leggere vi inserisco il link

http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/10/co_9_071026066.xml

Anonimo ha detto...

Ma in Cattolica quello dei mozziconi per terra è un problema?
Boh. Sinceramente a me il fumo dà fastidio così come tutti i fumatori e i loro comportamenti scorretti. Me ne sarei di sicuro accorta se quello dei mozziconi fosse stato un problema. è più una questione che stiamo creando a tavolino per l'ambient che un problema reale. (parere personale, ovviamente).
A questo punto, se l'idea rimane quella dei mozziconi io voto per l'opzione 2: ci sono luoghi diversi dall'unicatt in cui effettivamente questo rappresenta un problema.
Se si vuole rimanere in catt io ricandido il tema delle superstizioni (se qualcuno lo sostiene penso anche a come si può svolgere, altrimenti vi aiuto sui mozziconi senza problemi!!)

Anonimo ha detto...

l'opzione uno è sicuramente la più divertente...A me piacerebbe poterla realizzare in Cattolica, sarebbe proprio un bel colpo per la nostra istituzionale, teorica e burocratica università. Do quindi la mia disponibilità a partecipare all'ambient quel giorno, ma volevo precisare al prof che se pochi hanno risposto a questa attività non credo sia per disinteresse. Lei stesso vede che alle lezioni siamo partecipi e propositivi. Credo che spesso sia un problema tecnologico a fermarci (ad esempio io non ha internet a milano e quindi vedo il blog solo nei week end) o perchè siamo preoccupati dalla mole di lavoro che questo semestre abbiamo. Quasi tutti gli esami(E SN 7!!!)prevedono un lavoro, il che è fantastico, almeno ci si stacca dai libri e si realizza qualcosa di concreto, ma avere poco tempo per fare tutto ci spaventa. Credo di parlare a nome di diversi miei compagni esprimendo queste opinioni.

Anonimo ha detto...

Vedo che il concetto di ironia non è molto chiaro.
Suvvia, non prendetemi troppo alla lettera!
Pastor Bonus ha parlato.Amen.

Anonimo ha detto...

ma sto pastor bonus chi è?!?
io dò la mia disponibilità.... ribadisco che x le t-shirt non cè problema...certo, è una cosa macchinosa tutto quello che vogliamo mettere in atto, ma...

1- we have to try harder

2 - dovrebbe coincidere piu o meno nel periodo prima di natale, e sarebbe bello come "atto conclusivo" del laboratorio... qualcosa di tangibile e reale che abbiamo messo in piedi, dopo tante idee e dibattiti... sennò resta aria fritta e tempo perso!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,

Volevo dare la mia disponibilità ad effettuare l'attività pratica, sia in cattolica sia fuori.

A martedì.
Saverio Suraci

the student ha detto...

Al momento abbiamo: anonimo, daniela, stefania, ale, vale, anna, anapana, christian, flavia, doriana, nicoletta, elisa, silvia, matilde, fabio, anonimo 2.
Mi sembra un buon gruppo. Vediamo se ingrossa.

Anonimo ha detto...

prima di tutto concordo con stefania, ha scritto la pura e semplice verità: abbiamo un po' il terrore di non riuscire a fare tutto quello che dobbiamo fare in tempo, abbiamo tantissimi lavori di gruppo e questi saranno gli ultimi esami - che devono andare per forza bene!-. detto questo do la mia disponibilità a partecipare alla proposta numero uno, sembra la + divertente e meno complicata.

the student ha detto...

A Daniela: spero che riusciremo a fare qualcosa di concreto, ma mi spiace se pensi che il resto è tutto e solo aria fritta.

Anonimo ha detto...

Ci sono anch'io! Pronti qua..come farsi scappare il divertimento..?? (scusi prof, ma io li adoro i puntini..che ci posso fare?!) Certo, il tempo è per tutti poco, ma con un po' d'impegno credo che riuscirà ad uscirne una cosa bella ed efficace..Concordo con l'idea di coinvolgere anche qualche altro prof,magari nuovi media e audiovisivi, chissà che non riusciamo ad espandere e migliorare i canali con cui vorremmo corredare il nostro ambient!
Per quanto riguarda l'opzione, sicuramente in Cattolica..anche se in realtà mi piacerebbe un sacco farlo in qualche luogo pubblico, già che lo prepariamo facciamolo in grande no?

Anonimo ha detto...

Adesso dico la mia.Io non ho firmato niente semplicemente perchè non avevo più letto il blog e ho partecipato interessato ma con poche idee ai brainstorming semplicemente perchè dei mozziconi per terra alla Cattolica non mi interessa granchè, anzi! Realizzare un progetto nell'ambito di un laboratorio di creatività per noi studenti ha senso se fatto su un problema vero presente in università, in ciò che facciamo tutti i giorni in ateneo, in qualcosa che davvero ci fa dire ogni volta:" ecchecaspita" (se non altro). Esempi? le aule sempre troppo piccole, i due sportelli aperti per i 5000 studenti della facoltà di economia 4 ore al giorno in segreteria, le informazioni che si rimbalzano da un ufficio all'altro senza che nessuna sia mai UFFICIALE ecc ecc.. Se vogliamo fare un ambient, annessi e connessi su questi ed altri temi, ben venga. Se comunque vogliamo rimanere sui mozziconi, idem, io ci sono e ci sarò, perchè per una volta che si può FARE, non mi tiro indietro. Ma mi chiedo: a chi "serve" questo lavoro? A chi vogliamo mandare un messaggio? Da chi vogliamo essere ascoltati? Io sostengo il punto 1 perchè credo che se realizziamo qualcosa di eclatante nella nostra università questo può avere un duplice effetto: farci sentire dai nostri colleghi e smuovere le acque su un tema davvero rilevante nonchè, se l'operazione riesce alla grande, attirare l'attenzione degli altri atenei e di riflesso dell'opinione pubblica (ora già la sto sparando grossa).
Lo so è facile essere polemici e poco propositivi,ma l'uomo sigaretta mi fa di una tristezza ragazzi...

Anonimo ha detto...

Finalmente.
Altro che mozziconi.
I problemi in Cattolica sono ben altri: in primis, la totale inefficienza della Signora Segreteria, che ci costringe ad estenuanti code d'attesa. E non solo.

Smuovete gli animi! Voi che potete.

un'assidua frequentatrice sotto mentite spoglie

Anonimo ha detto...

non abbiamo mai fatto nulla di simile,è forse questa la spiegazione a tanti tentennamenti? naturalmente accentuata da questa ondata di progetti che ci ha travolto questo ultimo semestre. ma io ci sono, anche perchè più siamo e meglio uscirà la nostra campagna.giusto? scusate fin ora non ho dato un gran contributo, ma non vorrei che questa occasione andasse sprecata, cercherò di fare di più!(scusate il ritardo ma non ho potuto controllare prima il bolg!)

Anonimo ha detto...

Ecco l'ultima adesione della lista, per ora!Io farei più volentieri qualcosa in Cattolica: ci ho passato tutti i giorni degli utlimi anni e non ho mai visto fare nulla del genere; sarà senza ombra di dubbio molto divertente.
io ci sono!

Elena ha detto...

Ci sarò anch'io. Figurarsi.
A padova ho organizzato un flash mob!
Che sarà mai una guerilla?!

Elena

Anonimo ha detto...

ok, mi avete convinta, ci sono anche io. do la mia disponibilità... il problema comunque potrebbe essere il fatto di seguire il progetto in maniera continuativa (non vivo a milano e spesso dopo le lezioni devo scappare via) però se ci si divide i compiti posso contribuire.

Anonimo ha detto...

Arrivo un pò in ritardo ma..meglio tardi che mai!
Io ci sono per qualsiasi iniziativa.

Marco

Anonimo ha detto...

Io voto l'opzione 1 e mi dichiaro disponibile.

Anonimo ha detto...

Anch'io mi dichiaro disponibile per la prima opzione.

Sinceramente mi sento però di appoggiare l'obiezione di Marcello, avrei preferito trattare un tema che potesse coinvolgerci direttamente nel nostro ruolo di studenti e, in particolare, di studenti della Cattolica.
La "legge morale dentro di me" m'impone anche di denunciare i brogli avvenuti al momento di votare il "tema" della campagna.

Ciò premesso (con la giusta dose d'ironia), a questo punto ritengo doveroso e costruttivo cercare di portare avanti la campagna mozziconi nel miglior modo possibile.