Grazie all'ottimo lavoro di Valentina Mottana detta Motty, ecco il nostro brainstoming impaccehttato e pronto per l'uso. E anche analizzato. Concordo al 99%.
Analisi di Valentina
Le macro aree che mi sembravano più rilevanti sono:
1) Elementi dell' IDENTITA' della Cattolica: da valorizzare, da sdrammatizzare o da capire.
2) Lamentele legate a "PROBLEMI TECNICI": cose che ci sono ma chevorremmo cambiare. Ho individuato quattro desideri legati a questi problemi: maggiorsemplicità/velocità dei processi, dilatazione degli spazi, varietàdell'offerta e risparmio.
3) "UNICATT DREAM", ovvero l'università che ancora non c'è ma chevorremmo: con più informazione/comunicazione capillare, maggior brio,coinvolgimento e tecnologia al passo coi tempi.
4) Infine il macrotema del RISPETTO, declinato in: rispetto perl'ambiente (Environment), per lo studio o per le altre persone ingenerale (fumo, dress code..).
Secondo la mia opinione i temi più "papabili" per la campagna sonoquelli legati al rispetto: potremmo proporci il fine di invogliarealtri studenti a comportarsi in modo da migliorare la qualità dellavita in università. I "problemi tecnici" e "unicatt dream" hanno l'inconveniente di essere(forse) difficilmente risolvibili con una campagna Ambient, chepotrebbe però sensibilizzare su alcune particolari issues (ma abbiamodetto che ci rivogliamo agli studenti e non tanto all'istituzione,giusto?), oppure possono dare spunti, insieme ai temi dell'area"identità", su come realizzare la campagna: per capire che genere dicomunicazione impostare (briosa, colorata, "tecnologica" ma che nondimentichi le tradizioni e la storia del nostro ateneo..?).Consapevole che una mappa concettuale è pur sempre una presa diposizione, aspetto critiche, commenti e suggerimenti.
8 commenti:
Anche secondo me gli argomenti più adatti per una campagna ambient sono quelli legati al rispetto.
Personalmente è la prima volta che sento parlare di questo tipo di campagne ma, a quanto ho capito, sono formulate attorno ad un concetto semplice, chiaro, quasi banale (perlomeno teoricamente) verso cui occorre sensibilizzare la gente.
Secondo me i mozziconi di sigaretta per terra e , ancor più, il dress code sono esattamente quello che ci serve: elementari e scontati forse, ma essenziali per la vita comune in uni.
Perfetto! Ora sono aggiornata anche io con precisione sul brainstorming che mi sono persa.
Quando si simulano a lezione dei veri momenti di vita d'agenzia creativa è ottima cosa che siano ricapitolati in questo modo! Cosi, anche per gli sfortunati che non sempre possono essere presenti, non per pigrizia ma perchè un'altra agenzia/lavoro li aspetta, c'è modo di non perdere pezzi. Grazie Valentina!
PS. Prof, non mi metta una croce sopra nel vedermi uscire come oggi alle 13.15 dalla sua aula. Ahimè, lo dovrò fare sempre. Però mi piacerebbe mettere a disposizione il mio lavoro per la campagna ambient che realizzeremo... non so se può essere fattibile, ma non appena svilupperemo un'idea mi sforzerò di pensare come posso intervenire concretamente.
Grazie davvero Valentina, hai fatto un gran lavoro!!
Non vorrei cadere vittima dell'effetto "emulazione" ma anche a me sembra possa essere pieno di spunti interessanti il tema del "rispetto". Ovviamente, per non essere "pesanti" ma accattivanti, il tutto andrebbe realizzato con grande creatività ed ironia!
Voto per il rispetto! Anche perchè ritengo che possa essere uno degli argomenti (o meglio l'argomento) in grado di impattare maggiormente sull'emotività degli studenti che, volenti o nolenti, assisteranno/parteciperanno a questo esperimento. Perchè non posizionare una videocamera per monitorizzare e riguardare in un secondo momento gli effetti suscitati dalla campagna? per valutarne (o meglio ipotizzarne) l'efficacia intendo.
Concordo sul rispetto!
Ogni tema offre buoni spunti..
Il dress code, ad esempio: � vero, si vedono pi� sfilate nei chiostri che alla settimana della moda milanese; ed � anche vero che si vede pi� biancheria intima che su un catalogo di Intimissimi!
Soprattutto pare che le signorine meno pudiche siano quelle, ironia della sorte, con il "posteriore" ingombrante, e pare inoltre che si divertano ad agghindarlo con biancheria che lascia davvero poco all'immaginazione, ma molto al voltastomaco.
Scusate, � solo un mio sfogo personale, non � affatto una proposta; anche se, in tutta onest� mi piacerebbe trovare un bel modo di suggerire con ironia a chi non avesse un sedere da copertina (io per prima) di tenerselo nei pantaloni.
Cercando di essere seria per un minuto, vado (con il didietro ben coperto) a cercare illuminazioni sui mozziconi di sigarette, o sulle molte superstizioni che affliggono gli unicattiani deviandone il percorso!
Buona serata
G
Anch'io concordo sul tema del rispetto, ma più che sul fumo io punterei sul comportamento nelle aule studio, magari una comunicazione divertente farà riflettere gli studenti fantasma che occupano i posti della sala lettura solo per parcheggiare i libri e quelli che invece parcheggiano se stessi senza libri solo per fare casino!
Bene bene, giovedì ci sarà da discutere.
Prof la mia idea era:
- in un video mostrare i signori delle pulizie che al mattino o alla sera puliscono i chiostri raccogliendo i mozziconi.
- il giorno della campagna qualcuno di noi si pu� mettere un camicione e far vedere che stiamo raccogliendo i mozziconi.
Mentre ero in metro ho visto il contenitore dei giornali con il claim: "le notizie invecchiano la carta continua vivere. Metti qui il tuo quotidiano". Sarebbe carino mettere dei contenitori nei vari chiostri con un claim che riassume un p� l'idea emersa a lezione: chiss� come e cosa saranno tra qualche millennio i mozziconi?
Valentina
Posta un commento