lunedì 31 dicembre 2007
TIME TO FLY
Come vedete, sto leggendo i vostri lavori e prepaando le domande per l'esame. Buon anno a tutti. Anzi, Feliz Revellion.
lunedì 24 dicembre 2007
RESIST THE CHRISTMAS
Resist the usual era il motto di Raymond Rubicam. Vuol dire resisti al banale, al già fatto, alla prima idea che ti viene in mente, a quello che tutti si aspettano. Ma si può resistere all'albero di Natale? no.
Auguri.
UNA BUONA NOTIZIA DI FINE ANNO: BASTA CON IL RITOCCO DELLE FOTO
Sembra che il messaggio lanciato da Dove Evolution, e da molte altre iniziative nel mondo, stia producendo i primi effetti, come si legge sul Daily Telegraph. Anche la British Fashion Council, organizzatrice e promotrice della settimana della moda londinese, ha scritto una lettera alla British Society of Magazine Editors e alla Periodical Publishers Association, ma anche alla Advertising Association per quanto riguarda la pubblicità, affinchè la smettano con la manipolazione digitale delle immagini.
domenica 23 dicembre 2007
BERE MOLTA ACQUA HA SMESSO DI FARE BENE
- Bere otto bicchieri d'acqua al giorno toglie il medico di torno. Non c'è bisogno di bere tanto per mantenersi in salute. Non esiste una sola prova registrata su questo argomento. Vedere su British Medical Journal
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/medicina/falsi/falsi.html
sabato 22 dicembre 2007
L'ANNO CHE VERRA'
a) il fenomeno più interessante, per la sua capacità di legare strategie comunicative top down e bottom up è Current Tv, da tenere sicuramente sotto controllo anche per il nuovo anno
b) l'acquisizione che mi pare più importante è la consapevolezza dei limiti dei processi grassroots: una risorsa sì importante per il sistema dei media, ma tutto sommato nè così innovativa, nè soprattutto rivoluzionaria rispetto alle strategie produttive tradizionali
c) i processi di revisione delle legislazioni sulla proprietà intellettuale che riflettono la complessità (e le contraddizioni) dei sistemi mediali
d) sul testo sono in difficoltà: sono anni che non leggo nulla di memorabile e dunque "passo"
venerdì 21 dicembre 2007
ESAMI
THE DAY TO BELIEVE
C'è qualcuno là fuori con la solitudine, la creatività, il coraggio, la fede, lo sguardo di questa bimba? Io credo di sì.
giovedì 20 dicembre 2007
HAPPY HOLYDAYS
Una nuova idea per una vecchia tecnologia.
IL PIU' BELLO DI NATALE
Fra i tanti annunci melensi, noiosi, celebrativi e spudoratamente commerciali, si distingue questo. Complimenti ai cugini della Y&R.
SPRITE. IL LATO B DELLA COCA COLA.
Guarda qui. Con tutto il buonismo degli spot Cocacola, Sprite (che è di Cocacola) invece.
mercoledì 19 dicembre 2007
L'ANNO CHE FINISCE
I fatti più importanti del 2007, secondo Advertising Age, la più autorevole rivista del settore.
Digital tipping point. Il tipping point è il punto-di-non-ritorno, quando un sassolino cresce fino a diventare una valanga. Questo verrà ricordato come l’anno in cui tutti hanno smesso di discutere di digitale e iniziato a fare qualcosa. Grossi budget pubblicitari sono stati dirottati online. Le agenzie hanno cercato disperatamente di migliorare le loro capacità digitali, o di fingere di averle. Le holding hanno cercato di comprare know how, a prezzi altissimi. E i media classici hanno cercato di digitalizzarsi, per pensare di avere un futuro.
La vera faccia di Facebook. Il 2007 è l’anno di Facebook. In maggio ha lanciato una piattaforma di sviluppo aperta, che ha fatto decuplicare le sua valutazioni, anche se deve ancora provare di essere una macchina da soldi. In novembre, ha fatto un errore madornale con Beacon, un software interno che utilizzava i dati privati per inserire degli annunci. Contro il quale i consumatori si sono sollevati in massa. Una meteora o il prossimo astro del web 2.0: qual è la vera faccia ddi Facebook?
Il colore verde. Mentre i politici stanno ancora con la testa sotto la sabbia, i big spenders, le agenzie, i media sono saliti sul carro dell’ambiente. In un sondaggio condotto in 9 paesi, il 78% degli intervistati preferisce comprare un prodotto da un produttore sensibile all’ambiente. E’ un avvertimento: i consumatori vi tengono d’occhio.
J-Phone. Steve Jobs l’ha fatto di nuovo. Ed è difficile dire cosa ha destato più scalpore, se l’accordo fatto con AT&T, escludendo Nokia e Motorola, se la copertura mediatica, più dello sbarco sulla Luna, o se lo stesso telefono. E, anche con uno scandaletto sul prezzo abbassato dopo un mese, Iphone è stato il lancio dell’anno, con 1 milione di telefoni venduti negli US dopo due mesi dal debutto.
L’evoluzione della specie. Se dieci anni fa qualcuno avesse detto che a Cannes avrebbe vinto il Grand Prix un filmato non destinato alla TV, sarebbe stato preso per pazzo. E invece a Cannes ha vinto Dove Evolution, uno spot virale. E così anche Unilever sembra aver abbracciato la creatività. E la pubblicità essere pronta per il suo propssimo salto evolutivo.
Fine delle storie. I big spenders usano la tv per raggiungere le masse: ma cosa succede se le grandi TV non hanno più le storie che la gente ama? Questo è il problema che gli investitori pubblicitari devono affrontare con lo sciopero degli sceneggiatori. Se il blocco continuasse fino a gennaio, metterebbe a rischio i programmi del prossimo autunno, e tutte le strategie media per cui sono pronti alcuni miliardi di dollari. Cosa succederà?
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citando la dicitura "Autorizzo al trattamento dei dati personali in base al D.Lgs. 196/2003.
martedì 18 dicembre 2007
L'ANNO CHE VERRA' - 2
Sicuramente, sono impressionato dalla crescita degli investimenti pubblicitari sulla rete. Mentre la spesa sui mezzi classici nei primi 9 mesi del 2007 è cresciuta di 1.4%, c'è un +43% sul Web, che già era del 45% sopra l'anno precedente. In un'intervista riportata sul magazine dell'Adci Joakim Jonason (protagonista del successo del marchio H&M come International Marketing Director, poi fondatore dell'agenzia Paradiset, vincitore del Grand Prix a Cannes con Diesel e innumerevoli premi ovunque) dice: “Da qui a cinque anni, il web sarà centrale rispetto a qualunque altra forma di comunicazione. Chi non lo capisce oggi, non avrà tempo per capirlo domani. Tutti gli elementi di comunicazione, compresi gli spot e le campagne stampa, che continueranno ad esistere, vanno pensati da subito in funzione di una totale interazione con la filosfia creativa della marca espressa sul web”. E James Stengel, Global Marketing Officer di Procter & Gamble, maggiore investitore del mondo con 8.5 miliardi di dollari l'ultimo anno, dice che 'la televisione continuerà a essere il nostro media centrale solo nei paesi in via di sviluppo, mentre per i paesi avanzati dovremo concentrarci sui nuovi media per attirare l'attenzione della gente, che passa sempre più tempo su internet, sui motori di ricerca e i siti di social networking'. Per esempio, nei 10 maggiori paesi europei, i giovani tra i 16 e i 24 anni preferiscono internet alla TV, e sono on line in media 11.9 ore al giorno.
IBM Global Business ha pubblicato uno studio intitolato 'La fine della pubblicità come la conosciamo', in cui si prevedono cambiamenti nei prossimi 5 anni come negli ultimi 50. E anche il modello di agenzia sta cambiando: non più copy e art da una parte e account dall'altra, ma gruppi di lavoro integrati con competenze e sensibilità sui nuovi media.
Concluderei così: i nuovi media, il web2.0 offrono possibilità inedite, ma richiedono anche un nuovo tipo di pensiero strategico e di figure creative. Il tema su cui riflettere è se spezzettare le competenze in tante figure diverse, con tutti i problemi che ne derivano, oppure formare creativi che pensano in termini di concetti 'media neutral'.
Come mi diceva Tim Piper, il creativo che ha concepito e diretto il famoso Dove Evolution, Grand Prix a Cannes quest'anno, ci sarà sempre necessità di grandi idee, 'un'idea non è virale finchè non diventa virale, cioè non colpisce milioni di persone che cominciano a trasmetterla uno all'altro'.
L'accelerazione è pazzesca. Ci sarà da divertirsi.
COPY MA BUONI MERCOLEDì 16 GENN ORE 12.30
HAPPY BIRTHDAY BLOG
lunedì 17 dicembre 2007
PER MIRCO CHE STUDIA I MOBS
Questa mi era sfuggita, e va nella categoria 'mob', anche se del tutto particolare. Mi ricorda Playstation Get on board, ma un po' più faticoso.
L'ANNO CHE VERRA' - 1
Comincio io, con la creatività tv. Mentre l'anno scorso il progetto che mi aveva colpito di più era senz'altro Dove Evolution, perchè era una grande idea, in un filmato, con un'origine e un destino virali, il sostegno di Youtube e della rete, quest'anno non ho visto una cosa altrettanto forte e trasversale. Onslaught, sempre di Tim Piper, per Dove, è bello ma ha dentro vari problemi. Come commercial, mi piace moltissimo Play-doh per Sony Bravia. Non sono entusiasta del gorilla di Cadbury, vincente all'Epica, per la ragione che ho già detto nel blog, anche se devo ammettere che la prima volta che lo vedi stai con il fiato sospeso. Sembra che sia stato scaricato qualche milione di volte nei primi giorni da Yuotube. La regia, tra l'altro, è di Juan Cabral, lo stesso di Play-doh. Epuron, The wind è un capolavoro di poesia, Tipping Point per Guinness una produzione pazzesca, ma l'effetto domino è già parecchio sfruttato. Believe, per Halo 3, lo trovo poetico proprio per la fissità dei soldati, opposta alla travolgente azione dei videogames. E il preludio di Chopin, suonato da Pollini.
L'ANNO CHE VERRA'
1. qual è (o quali sono) il progetto di comunicazione, in Italia o all'estero, che hai trovato più innovativo e memorabile (ciascuno nella sua area di interesse, advertising, pr, media, web, ecc)
2. nella tua area, qual è la cosa più importante imparata quest'anno?
3. quale sarà la tendenza emergente che terrai sotto osservazione nel 2008?
4. se dovessi consigliare un libro per Natale, quale sarebbe?
Stiamo parlando naturalmente dell'area comunicazione, che però è ormai talmente ampia che c'è dentro un po' di tutto. Si può rispondere a tutte le domande o anche una sola.
COPY MA BUONI
Le posso proporre sia il 16 che il 17 gennaio dalle ore 12.30 x 2 in aula C.210 ( gli studenti in questi giorni sono liberi da esami ). Nella attesa di una sua conferma o richiesta di modifica
Cordiali saluti
Ufficio lezioni ed esami
Per i 15 aspiranti copy, mercoledì o giovedì?
giovedì 13 dicembre 2007
THE END
KNITTING
Quello che non si capisce sono le due che lavorano a maglia.
mercoledì 12 dicembre 2007
L'ARTE DELL'ACCOUNTING: LEZIONE 1, COME CONQUISTARSI L'AFFETTO DI CLIENTI E COLLEGHI
Vorrei replicare ad Angelo e alla sua presentazione di ieri: se io sono un bravo account è merito suo. Perchè mi ha insegnato a usare meglio il cervello. A pensare di più, immaginare di più, approfondire di più, cercare di più, pretendere di più da me stessa. Lui ha una capacità di cogliere l'essenza delle cose che io me la sogno.
Che vogliate fare i copy o gli account, sfruttatelo sino all'ultimo minuto dell'ultima lezione perché quello che vi insegna vi servirà più di quanto ora possiate immaginare.
E poi commenta i vostri commenti:
Sono molto felice che alcuni di voi abbiano intravisto nell’accounting un bel modo per guadagnarsi il pane. A tutti quelli che hanno quindi sentito la ‘chiamata’ (Silvia, Sabrina, Fede, Davide, Elisa), auguro una buona occasione per provarci e acque calme nelle quali nuotare, almeno all’inizio. A Silvia suggerisco comunque di non mollare l’idea di scrivere le Lonely Planet che mi pare un’idea fantastica; a Elisa Zocchi va il mio commosso ringraziamento perché l’idea che stampi il mio scritto e lo tenga sul comodino mi riempie di orgoglio. Se riesco vengo a trovarvi domani. Ciao. Ste.
Devo anche sottolineare, a beneficio del piccolo fan club di Gilmore Girls, che Stefania e Cecilia sono la versione italiana di Lorelei e Rori. A parte qualche trascurabile dettaglio.
DOMANI ULTIMA LEZIONE
Domani, chiusura di un paio di cosette lasciate in sospeso, il test di intelligenza pubblicitaria, un panorama delle cose più interessanti di quest'anno, una lista delle domande dell'esame. Due parole sulla guerrilla. E poi vediamo cosa fare del blog: lo chiudiamo, vado avanti io, andiamo avanti insieme. Io ho un paio di ideuzze.
E magari passa a salutarci Stefania Bastianelli, che starà facendo lezione nell'aula accanto.
martedì 11 dicembre 2007
UN GIOCO DA RAGAZZI
"There are many small engineers.
We look forward to them growing up."
UN BRAVO ACCOUNT, RACCONTATO DA UNA BRAVA ACCOUNT
E’ come fare l’attore: l’interpretazione del ruolo è tutto.
Continuando la metafora cinematografica, nelle agenzie trovate i grandi attori, e trovate pure quegli attorucoli delle telenovelas di produzione italiana. Sempre attori sono ma lo spessore cambia.
Così, un account che rende onore alla professione è una persone che sa badare al cliente, lo educa, cerca di indirizzarlo, si guadagna la sua stima; soprattutto, gli mette le briglie altrimenti addio campagne decenti. Quelli che rendono la qualifica di ‘account’ così vituperata sono i cosiddetti ‘risponditori automatici’: gente a cui il cliente telefona impartendo ordini sapendo che verranno eseguiti, senza alcuna interpretazione. Con gravi danni al manufatto creativo e, alla lunga, alla reputazione di agenzia.
I bravi account sono persone che lavorano insieme alla direzione creativa affinché i brief si tramutino in campagne, in opuscoli, in promozioni efficaci. Professionisti in grado di leggere tra le righe dei brief per favorire, facilitare, o per lo meno, non intralciare, il lavoro dei creativi; i migliori tra loro sono anche ‘planner strategici’, preziosi detective capaci di tirare fuori da un prodotto quello che il pubblico aspetta da anni.
Gli account, tutti, devono tenere i conti: conti dell’agenzia, conti dei clienti. E’ un ‘far di conto’ elementare: addizioni, sottrazioni, poche moltiplicazioni, qualche calcolo di %.
Se non serve quindi una preparazione economica, serve una buona predisposizione al genere umano.
Se non vi piace parlare, se non avete voglia di fare i conti con la psiche altrui, se vi piace fare i battitori solitari, se amate starvene in compagnia del vostro computer, non fate gli account.
L’account vive tra la gente. Il cliente è Gente, la Direzione creativa è Gente, i colleghi, il capo, l’amministrazione è Gente. Ognuno ha un problema e l’account deve trovare un punto di bilanciamento tra i problemi di tutti.
Ascoltare con passione le vicende amorose del PM, coccolare l’art brillante ma recalcitrante, interloquire amabilmente con il responsabile delle Ricerche che vi sta dicendo cavolate, maneggiare con la giusta durezza lo stampatore che non consegna in tempo, condurre con il sorriso sulle labbra una trattativa contrattuale per voi fondamentale, sono tutte facce della stessa capacità di avere a che fare con il prossimo.
Nel mestiere dell’account si impara tutto: a leggere i dati Nielsen, a capire la distribuzione, i processi di stampa, il calcolo dell’income e bla bla. Quello che non si impara, se non lo avete già nell’anima, è aver voglia di stare a contatto con la Gente.
Se vi sfiora il desiderio di intraprendere la professione, ho solo alcuni suggerimenti:
1. Siate curiosi: la curiosità è l’anima della professione. Guardate cosa fanno gli altri, cercate di capire perché lo fanno, carpite info dai clienti e fate domande a chiunque.
2. leggete tanti libri. Tanti tanti. La pubblicità ha a che fare con la cultura, gli orizzonti stretti non vanno bene.
3. Studiate l’inglese, studiatelo molto bene, anzi, meglio. E’ imprescindibile nelle agenzie internazionali.
4. Imparate a parlare in pubblico con autorevolezza e simpatia. Il cliente è il vostro pubblico, la presentazione è il vostro copione. Se la ‘sbattete lì’ vanificate il lavoro dei vostri colleghi e faticherete a costruirvi una credibilità con il cliente.
5. imparate i processi del lavoro creativo: non potete permettervi di non sapere cos’è una cianografica oppure faticare a leggere i copy test
6. costruitevi una sensibilità alle immagini e alla grafica: serve molto sia nel contatto con il cliente che coni creativi.
7. guardate tanta pubblicità, andate al supermercato come altri vanno alle mostre: sugli scaffali c’è più marketing che in un milione di libri di scuola.
lunedì 10 dicembre 2007
ALLA FACCIA DI FACEBOOK
TEST PER COPYWRITER
ANNUNCIO PER MENO MOTIVATI, STRESSATI E SCANSAFATICHE: potete fare la versione breve del test, che include un solo esercizio, a scelta, per sezione, quindi per esempio, 1, 2b, 3b, 4a, 5.
Ho visto che il post della donna nell'arte ha riscosso molto successo, con oltre 50 commenti. Propongo che le persone che hanno provato a scrivere il claim e sono interessate al copywriting partecipino a una lezione straordinaria in cui vedremo le loro head e le commenteremo. Data e ora le devo concordare con l'Ufficio Lezioni.
Il test eccolo qui: forse non è il migliore possibile, ma l'ho fatto mettendo insieme pezzi di vari esercizi secondo esperienza e buon senso. Buon lavoro.
Test per copywriter
Raccomandazioni:
- Sempre, cerca di essere interessante, chiaro, veloce.
- Non devi farti leggere dalla tua mamma che ti vuole tanto bene, ma da gente a cui di te non importa assolutamente nulla, ma di sè moltissimo
- Non usare troppi aggettivi
- Non usare parole complicate, fatti capire da tutti
- Non citare le emozioni, ma falle provare
- Nei testi lunghi, cerca di attirare l’attenzione e tenerla
- Nelle head devi incuriosire
- Nei claim cerca di essere originale e memorabile
- Negli script cerca di ‘far vedere’ quello che succede
- Nei radio cerca di valorizzare il media, che è ‘sonoro’
1. Testo
Racconta in 20 righe la storia della tua vita, o un frammento, un’emozione, una scoperta, una persona
2a. Annuncio
Un annuncio stampa con la tua fotografia, devi promuovere te stesso per farti assumere come copywriter.
Scrivi headline, testo max tre righe, e payoff finale.
2b. Annuncio
Un manifesto con la foto di un cormorano ricoperto di petrolio, scrivi una headline e un payoff per GreenPeace per dire di difendere la natura.
2c. Annuncio
Un piccolo annuncio stampa per un quotidiano, dimensioni 10cm per 10cm, l’immagine è un rossetto blu, per promuovere un salone di bellezza
3a. Radio
Scrivi un radio rigorosamente di 30 secondi per un nuovo telefono che ha il navigatore satellitare incorporato con comandi a voce
3b. Radio
Scrivi un radio di 30 secondi per una scuola d’inglese rivolta ai bambini di 6 anni
4a. TV
Scrivi la sceneggiatura di un spot tv di 30 secondi per una lavatrice che lava tutto a 30 gradi
4B. TV
Scrivi la sceneggiatura di uno spot tv per la birra Guinness, claim Le cose migliori vengono per chi sa aspettare
5. Blog
Scrivi in 5 righe la presentazione di un blog che si occupa di università, le mette a confronto, le giudica, le consiglia
ISTRUZIONI
Gli annunci non è necessario realizzarli con le immagin e impaginarli, è tempo perso. Mi bastano headline, bodycopy e payoff. E pure per gli script tv. Chi non sa cos’è una sceneggiatura, o uno script, se si fa un giro in rete lo trova. Oppure si può allenare così: prende uno degli spot che ci sono su blab, e lo descrive, punto per punto, includendo dialoghi, suoni, rumori, scritte, eccetera.
domenica 9 dicembre 2007
COPYWRITER, MESTIERE D'ARTE
Come deve essere un copy? Colto. Ha fatto lettere, o filosofia, magari il classico, oppure qualche scuola di comunicazione, ma insomma. Se un aspirante copy mi manda un curriculum, non lo guardo nemmeno, però leggo la sua lettera o il suo messaggio, e mi baso su quello. Deve aver letto una montagna di libri, di tutti i tipi. Deve essere uno di quelli che prendevano 9 nei temi. Conosce perfettamente la grammatica, la sintassi, ha un lessico ampio e preciso, ama la lingua colta ma anche i gerghi. Dico sempre ai giovani copy che posso insegnargli loro tutto, tranne che a leggere e scrivere. Devono essere già capaci.
Il copy è curioso delle parole, ama giocarci, ha una testa piena di parole, sa descrivere le cose in mille modi, ha capacità di sintesi, ma sa anche scrivere pezzi lunghi tenendo l'attenzione del lettore. Scrive poesie, lettere, racconti, diari, articoli, blog, sceneggiature. E' curioso, scava, non è mai superficiale, ha una vita interiore molto intensa, è ipersensibile, capace di commuoversi, e pieno di ironia.
Il copy poi in agenzia impara a essere sensibile alla parte visiva, a combinare parole e immagini, a capire le differenze tra i vari mezzi, la stampa la tv la radio l'affissione il web. Impara a non lavorare da solo, che è un po' la sua tendenza. Si apre a una espressività diversa e più ampia.
Ma uno così perchè fa il copy, che è un lavoro bello ma spesso noioso e frustrante?
Queto resta un mistero.
sabato 8 dicembre 2007
CHI E' E COSA FA UN COPYWRITER
Cosa fa
Punto 1. Tutto quello che riguarda i testi, depliant, brochure di presentazione aziendale, attività promozionali, buoni sconto, siti internet, banner, nomi di prodotti e di progetti, script di filmati aziendali, eccetera.
Da solo scrive anche i radiocomunicati, talvolta piccole sceneggiature.
In coppia con una art, sviluppa annunci pubblicitari stampa, nel senso che cerca l'idea, poi si occupa della parte testuale, headline, body copy, claim.
Allo stesso modo, lavora allo sviluppo di spot televisivi, quindi trovando l'idea insieme all'art, occupandosi dello script, della parte testuale dello storyboard, dei dialoghi, della voce fuoricampo, dei claim.
Ancora di più, insieme al direttore creativo è coinvolto nella ricerca della copy idea che sostiene una campagna multimediale, il fanmoso concetto 'media neutral'.
Se è in gamba fa anche un po' lo strategic planner, nel senso che ha interesse alle ricerche, scava, studia a fondo il brand, le sue caratteristiche, la storia, i punti di forza e debolezza, scrive le copy strategy, segue lo sviluppo delle campagne, pre e post test, insieme agli strat plan o gli account. Spesso lavora anche a fianco dell'azienda, se si è guadagnato la fiducia.
POi, segue le produzioni radio e tv, in coppia con l'art decide il tono emotivo di un filmato o di una campgna, partecipa alla scelta del regista.
Deve essere in grado di capire i nuovi media, il web e tutte le sue infinite possibilità, le nuove tecniche, ambient guerrilla e quant altro - e saper creare idee e testi anche per quelle.
Vado avanti?
Ma la cosa di cui deve essere consapevole, è che dovrà partire dal punto 1.
Prossima puntata, che caratteristiche deve avere.
giovedì 6 dicembre 2007
VALUTAZIONI SUL CORSO
Qualcuno ha scritto:'una valutazione basata su approfondimenti richiesti solo mettendo insieme spot e immagini sia del tutto inutile e priva di progettualità'. Accidenti! In realtà, scegliere un caso, o un tema, cercare i materiali, metterli in fila, commentarli, cercare di capire qual è lìidea di fondo, da dove viene, come si sviluppa - mi sembra un gran bel lavoro. Dipende da come lo si fa. A lezione ne ho presentate decine. Quello è il tipo di lavoro. O sul blog per esempio la storia dei filmati Stella Artois, che è molto più breve ma interessante. Sapete cosa ci vuole? UN po' di energia è un po' di creatività. Fifty fifty.
Vorrei resistere a indicarvi l'ennesimo libro da leggiucchiare, non tutto si può imparare dai libri. Nel caso della creatività, poi, è molto difficile che i libri possano davvero servire, oggi c'è la rete che è infinitamente più interessante e piena di cose. Certo, spesso non sono già interpretate e sistemate. Ma è ancora più stimolante.
Su dai, non vi preoccupate. E' solo un esame. Ci divertiremo.
mercoledì 5 dicembre 2007
PER DAVIDE
Su Davide, non abbatterti troppo. Quello che hai fatto non è poi così male, e forse io nelle stesse circostanze, avrei fatto lo stesso. Comunque, questo spot è per te.
martedì 4 dicembre 2007
TEST PER ASPIRANTI CREATIVI
Una collega mi ha mandato questo video scoperto su you tube. Lo trovo molto bello. E' la tipica idea che potrebbe essere subito adottata per uno spot. Allora vediamo chi scrive il claim più bello. Fingiamo che il prodotto sia la mostra 'La donna nell'arte', Chicago Art Institute. Potete scriverlo in italiano o in inglese. Pronti, via.
lunedì 3 dicembre 2007
LEZIONE DA RECUPERARE
CONFERMATO APPELLO GIOVEDI' 21 FEBBRAIO
Ven. 11/01/2008, ore 09:30
Ven. 25/01/2008 09:30
Ven. 21/02/2008 ore 09:30
L'esame sarà fatto congiuntamente da Maria Luisa Bionda e me. Lei farà le sue domande e poi le farò io. Il voto sarà comune.
SAREI MOLTO CONTENTO SE CIASCUNO SCRIVESSE QUI SOTTO NEI COMMENTI A QUALE APPELLO VIENE, IN MODO DA ORGANIZZARE TUTTO MEGLIO.
PERDENTI
Epuron
Beheer
Interflora
DARE FOR MORE
Ho visto centinaia di campagne che usano il logo come tema visivo. Dalle più sciatte e banali, fino alle più belle. Come questa della Pepsi, che ha vinto l'Epica d'or. Non riesco a copiarla perchè è in formato flash, ma la potete vedere qui, anche in grandi dimensioni. Notare che c'è sempre un pazzo in mezzo all'inquadratura.
http://creativity-online.com/work/view?seed=4b204adf
sabato 1 dicembre 2007
THANKS
Thanks for you.
GIORNATA MONDIALE CONTRO L'AIDS
Ha due pregi: non vuole far paura, e parla del profilattico, dopo anni di imbarazzato silenzio. Ha vari difetti: non c'è un'idea, la prima inquadratura è sbagliata, è spezzettato, la recitazione è sciatta, la Angiolini non c'entra, non c'è un claim memorabile. Cosa ne pensate?