Agency: VegaOlmosPonce, Buenos Aires - Creative Directors: Rafael D'Alvia, Sebastián Stagno, Hernán Ponce - Art Directors: Diego Sanchez, Facundo Romero - Copywriter: Matias Corbelle - Production Company: Blink, London Director: Lynn Fox - Post-Production: The Mill, London
Agency: Red Rabbit, Hamburg - Creative Directors: Oliver Seltmann, Jan Fröscher - Copywriters: Joakim Reveman, Bjoern Ruehmann, Matthew Branning - Art Directors: Bjoern Ruehmann, Joakim Reveman, Matthew Branning - Production Company: Rokkit, London - Director: The Vikings -
Ogni giorno ne scopro una nuova. Oggi il Tumbleblog, detto anche TLOG. Che roba è? Forse Blab è un tlog, senza saperlo. O forse è borderline tra blog e tlog. E poi scopro che la definizione sui Wikipedia non è di ieri, ma del 2005. Praticamente un secolo fa:
Un tumblelog - o tlog - è una variante del blog, che favorisce una forma abbreviata arricchita da multimedialità, rispetto a quelli che sono i lunghi editoriali frequentemente associati ai blog. La forma di comunicazione comunemente usata include collegamenti, fotografie, citazioni, dialoghi di chat e video. A differenza dei blog questo formato è frequentemente usato dall'autore per condividere creazioni, scoperte, esperienze senza la necessità di commentarle.
Il termine "tumblelog" è stato coniato da "Why the lucky stiff" in un blog post del 12 aprile 2005 per descrivere il sito Anarchaia.
Adesso che faccio? Faccio finta di niente e continuo il blog classico? Scarico la piattaforma, come ho fatto con twitter, skype, netvibes e myspace, e poi non la uso? Tento di capirci qualcosa e poi mi incarto? Qui ogni giorno è un'angoscia. Scendo al bar e mi prendo un caffè e una bananina di cioccolato Perugina. Avranno trent'anni e le fanno ancora. Mi danno un senso di tranquillità.
Dopo le palline a San Francisco, i colori che esplodono tra i grattacieli, i coniglietti a Manhattan, i rocchetti di filo sulle piramidi, per la nuova digital camera Sony Bravia ha invaso Miami con la schiuma. Lo spot ancora non c'è, ma ci sono molti filmati sui blog. Agenzia Fallon - Director: Simon Ratigan @ HLA - Special Effects by Back Stage Technologies Europe (BSTE)
Mi era sfuggita, ma è fenomenale. Quest'uovo mi fa impazzire.
E in giro per you tube ne trovate molti altri.
Agency: Publicis, London - Creative Director: Nik Studzinski - Art Director: Steve Nicholls - Copywriter: Matthew Anderson - Production Company: Partizan, London - Director: Chris Cairns - Post-Production: The Mill, London - Head Animator: Christopher Ullens - Model Makers: Ben Weller - Sound Engineer: Wave, London
Mi invia Davide questo spot che mi piace molto. (anche se non capisco molto il legame con il prodotto - che in realtà non è il prodotto, ma il sito). Superare certi divieti infantili è una faticaccia. Sempre che ci si riesca.
Mentre i cinesi mazzolano i tibetani e qualcuno chiede agli atleti di boicottare le olimpiadi, i marchi globali pensano alla loro immagine. Impossible is nothing.
Ogni settimana Advertising Age compila una classifica delle 5 cose creative più interessanti. Tre le conosciamo già: Skittles Pinata, Qashai Nissan, Tipping Pot. Le altre due sono
Bellissimo questo spot con Cathy Freeman per 60 Earth Hour, la campagna che invita a spegnere la luce per un'ora il 29 marzo. Il mio preferito senz'altro di oggi. A parte la Freeman, che è una dea, guardate i tocchi della regia. I luoghi in cui va, lo studio televisivo e la cucina etnica, le finestre degli uffici e l'Opera House, gli interruttori che spegne, la scatto della fotografia dello skyline di Sydney che proprio quando si spegne la luce, i controluce, la varietà delle inquadrature e l'unità del racconto, e poi il singificato che si sprigiona alla fine. Il tutto servito con "One Crowded Hour" di Augie March.
Agenzia: Leo Burnett, Sydney - Copywriter: Stephen Coll - Art Director: Nils Eberhardt - Regia: Ben Lawrence - Musica: "One Crowded Hour" di Augie March
Per chi vuole saperene di più sulla campagna Earth Hour,
Di spot con l'effetto domino ne abbiamo visti parecchi, ormai. Honda Cog e Guinness Tipping Point, e magari qualche altro sono gli esempi più famosi. Adesso anche Freddy, per le olimpiadi. Qui ci sono tre soggetti: corsa, ginnastica, tuffi. Il primo è quello con l'effetto domino.
Imperdibile invece questo spoof di Tipping POint, che si intitola Tipping Pot, fatto dall'agenzia AKQA
Secondo spot per Qashai, quella che nel primo era uno skateboard. Qui la città diventa un'entità ostile, che cerca di distruggere l'auto a tutti i costi. L'idea di usare i palazzi con la faccia è già vista (telecom qualche anno fa), e le prove sempre scampate per un pelo dopo un po' sono prevedibili. Grande lavoro di produzione, ma effetto finale un po' strano. TBWA\London.
Oggi trovo su Disruption due idee che mi piacciono per la velocità dell'idea e l'integrazione con l'ambiente. La prima è Clorets. Endless freshness. La seconda viene dalla JWT Bejing, e l'headline, per chi non l'avesse capita, è Lux. Strenghten your hair.
Questo è il nuovo episodio della serie Skittles, dopo Mida, il coniglio che canta, la barba che si muove. Questo si intitola Pinata. Pinata è una parola messicana che viene dall'italiano Pignatta, il gioco che si fa nelle sagre in cui si cerca di spaccare con una mazza una pentola appesa, dalla quale escono dolci e caramelle. In Messico si usa farlo con dei festoni fatti con la carta, come il tipo del commercial. IL testo dice: Is this you are looking for? Your chocolate flavour skittles? I'm very sorry. What did you think was it going to happen, Steven? Did you think you are going to hit me with that bat and little chocolate candies would come pouring out? I have to buy my skittles downstairs like everybody else. I'M JUST LIKE EVERYBODY ELSE. Tra i commenti che ho trovato molti entusiasti, alcuni straniti, uno dice ìma in quell'agenzia cosa fumano?' Interessante anche questa review su Adweek.
Non dice niente del prodotto, ma è divertente questo spot argentino per Ariel. Teniamoci buoni i vestiti che abbiamo, perchè quelli che stanno arrivando, mah.
'Questi cosa fanno, Pilates?' Questo il commento sentito ieri al bar mentre passava in video il nuovo spot della Tim. Io che non l'avevo visto verso il quindicesimo secondo ho pensato 'il nuovo Motorola'. Quando è apparso Tim mi sono parecchio stupito. Ma prima di dire la mia vorrei sentire qualche commento vostro. Agenzia: Euro RSCG Direzione creativa: Giovanni Porro, Dario Villa Copy: Anna Triolo Art: Isabella Musacchia Regia: Anthony Atanasio Casa di produzione: The Family Colonna sonora: All together now, Lennon McCarthy
APPLE 1984 è uno dei commercial più famosi della storia della pubblicità. Diretto da Ridley Scott per il lancio del Macintosh, nel gennaio del 1984, venne programmato durante il superbowl dalla Apple solo per il volere di Steve Jobs e contro il consiglio di amministrazione. Il day after recall lo vide nettamente in testa, ne parlarono i giornali, ci furono i centralini dell'emittente e della Apple intasati. Un successo epocale. Ecco cosa sarebbe invece successo se 1984 fosse stato sottoposto a un focus group. Questo filmato è stato preparato da Arnold Worldwide e proiettato in occasione dell'Hatch 2007, un evento dedicato alla creatività.
I siti e i blog di pubblicità selezionano i nuovi spot e i migliori vanno online. Quando uno spot viene pubblicato da tutti, è un buon segno. Sarà l'idea, il ralenti, gli effetti speciali, alcune inquadrature, o forse la musica. Burst è uno di quelli. MI ricorda un po' l'atmosfera di Sony Balls. E gli spruzzi dell'altro Sony, quello con i colori che esplodono. Se il liquido fosse stato colorato, sarebbe stato un altro episodio di Bravia. Invece, è Schweppes. Le tendenze sono così. A volte non ci si capisce più nulla.
Title "Schweppeseffervescence (60 sec) Agency George Patterson Y&R City Melbourne Production Company: Exit Films Executive Creative Director Paul Catmur Creative Director Ben Coulson Art Director Ben Couzens Copywriter Jim Ingram Director Garth Davis
Lo spot della VW Polo. L'idea del cane che canta a squarciagola in auto e poi sottovoce in un negozio è fantastica. E il giorno dopo me lo ricordo. Ma mi dice qualcosa di interessante o di nuovo sulla Polo?
Il cane con la lingua fuori per la Honda è molto forte: chi non lo nota? E mi dice anche qualcosa di chiaro sull'accelerazione. Ma qualcuno ha visto l'auto? Ah, non era una Honda? Cosa, una Hyundai? Va bè, così piccola nella pagina, mi è sfuggita.
In Italia c'è Santa Alessia Marcuzzi, protettrice dell'intestino. Negli states è stato introdotto qualche giorno fa lo stesso format di campagna per Activia, ma la testimonial è Jamie Lee Curtis. Più o meno dice le stesse cose. Sembra però che Danone stia rischiando un grosso guaio. In sostanza, c'è una denuncia per pubblicità ingannevole e richiesta di risarcimento di 300 milioni di dollari, perchè in realtà Activia sarebbe yogurt puro e semplice, e quindi senza proprietà terapeutiche. C'è anche un comunicato stampa della Danone che invece dice il contrario. Per Danone si annuncia una vicenda da mal di pancia.
'Dovunque vai, se riesci ad agganciare una ragazza ci sono almeno altri cinque tipi nelle immediate vicinanze che sono meglio di te, e tu vieni spazzato via'. Questo è un Geek, uno classico sfigato east coast che, in più, ha anche una dose di ironica autoconsapevolezza. Come Angel Acevedo, Steven Tsapelas e Brian Aymot, tre ventenni del Queen che, per non deprimersi troppo nella battaglia quotidiana per le donne, hanno creato una piccola serie, We need girlfriends, episodi di 5 minuti autoprodotti, e l'hanno messa su Youtube. Quando un giorno è stata collocata nella home page, è esplosa. Migliaia di clic e l'interesse di qualche network televisivo. Sembra che adesso ci sia un progetto della CBS per produrla in grande stile. Scomettiamo che dopo le donne le trovano? Il primo episodio
Lo spot più bello di questo inizio 2008 è secondo me It's mine, per Coca Cola: la lotta aerea tra Steve dei Griffin e Underdog per catturare la Coca, e poi il successo imprevisto di un classico sfigato come Charlie Brown. Al di là della finezza dell'idea, la realizzazione è veramente superba. I palloni che si librano nel cielo di New York, urtano contro i palazzi, rimbalzano, con una meravigliosa naturalezza di movimenti e di materiali sono in realtà il frutto di un lavoro pazzesco. Come in Play Doh, vedere il making of fa apprezzare ancora di più questo piccolo capolavoro. Guardate le ombre sui palazzi, il cambio delle inquadrature, le facce della gente che guarda, e, colpo di genio finale, la musica di Rossini. A Cannes vincerà qualcosa di sicuro.
Una risposta si trova sul sito Absolutmachines.com, segnalato oggi da Adage come la cosa più creativa della settimana. Absolut, che sta di nuovo crescendo grazie alla campagna In an absolut world, entra in territori molto innovativi e cool. Ho aperto il sito, ma oggi sono troppo occupato per aspettare il mio turno con le macchine creative. Qualcuno di voi vuole fare una recensione del sito?
A Milano, ieri. Questo è solo uno dei video che si trovano in rete. Io non ho capito chi sta dietro a questa operazione di guerrilla, non brillantissima in verità, ma che ha avuto una grossa eco, per esempio sui giornali di oggi. Qualcuno di voi sa qualcosa di più?
Leggo il Corriere, e in due pagine successive ecco cosa trovo, più o meno nella stessa posizione. Due annunci, uno per Superga e l'altro per Adecco, con l'identica idea. Tra l'altro, uno è sull'italianità di Superga (le scarpe di Chiambretti?) e l'altro sull'Italia fondata sul lavoro, anche se Adecco è francese. Ecco perchè bisogna resistere alle SOLITE BANALI IDEE.