Per anni sono stati i dummies i protagonisti degli spot sulla sicurezza. Toyota afferma di usare un software in grado di simulare l'impatto sui vari organi interni. E questo è un modo interessante di dirlo.
I rubamatic li abbiamo fatti tutti. Questo però è fatto solo con pezzi di spot Nike. Solo il testo è nuovo, ed è incastrato alla perfezione. Il risultato: brividi.
Don't tell us what we can't do.
Don't tell us not to dream big, fat, hairy, audacious, dreams.
Like making the world better through sport.
Sport is our passion. Sport inspires hope, instils discipline, reduces depression and disease.
Araises self confidence. Raises awareness.
Rallies communities. Defines nations. Defies gravity and denies prejudice.
Sport laughs in the face of racism and flicks a towel on sexism's ass and kick sand in the face of discrimination.
It makes neck hairs stand to attention
Hell, it's even been known to stop wars.
That's a pretty impressive resume.
Sport, you're hired.
We won't rest until every living breathing person on this planet has access to it.
We won't stop making the best gear to propel humanity forward,
without wrecking our global playground in the process.
We will do good with a vengeance.
And to all the cynics and the naysayers, we're going to make the world better for you anyway.
Because like sport, we don't discriminate.
We've made the world better
but we still want a better world.
Nike Better World.
Peggio dello spot del creativo Jo-Vanardi non credevo si potesse fare. Ma la Brambilla c'è riuscita.
Che disastro, che disastro. Berlsuconi che snocciola su diapositive di una banalità assoluta cifre che non significano niente - cosa mi importa se abbiamo 30 mila o 60 mila dimore storiche? - e tra l'altro sono sbagliate (i siti italiani sono il 5% non il 50%, perchè sono 45 su 911). Poi, dette con un una faccia inguardabile da imbonitore, davanti a un librone fasullissimo da biblioteca finta.
E suscitando le ire delle località balnerari e montane, completamente dimenticate.
Ma non si poteva invocare il legittimo impedimento?
I flash mobs hanno avuto un grande momento di celebrità e espresso anche alcuni capolavori, come Frozen Station. Poi la tecnica si è un po' inflazionata, e l'interesse è calato. L'unconventional in generale è in ribasso, anche perché si è esagerato con le guerrillas che erano solo distribuzione di volantini e i virals che non contagiavano nessuno.
Ogni tanto però c'è qualche bella idea che gira. A me piace per esempio questo piccolo mob canadese. Crediamo che nessuno ci veda, quando buttiamo una cicca fuori dal finestrino, una cartaccia o una bottiglia di plastica in terra.
E invece.
Ieri pomeriggio con un amico parlavamo di Tokyo, dove andiamo in primavera. Quindi in serata ho fatto qualche giro sui siti per guardare hotels, mappe, e riprendere familiarità con un luogo in cui sono stato molti anni fa, e di cui non ricordo quasi nulla.
Stamattina Tokyo era su tutte le tv. E anche adesso tengo d'occhio la diretta con un senso di angoscia, ma anche la consapevolezza che i giapponesi sono in grado di fronteggiare il dramma con incredibile civiltà ed efficienza.
Sulla pagina Google inglese compare un allerta: Tsunami Alert for New Zealand, the Philippines, Indonesia, Papua New Guinea, Hawaii, and others. Waves expected over the next few hours, caused by 8.9 earthquake in Japan.
Ci sono tabelle con gli orari di arrivo dell'onda. CNN stima che oltre 20 paesi possano essere colpiti.
Le immagini più spaventose sono quelle dello tsunami. Qualche settimana fa ho visto Hereafter, l'ultimo film di Clint Eastwood. All'inizio mette in scena lo tsunami in Thailandia in un modo cosìrealisticoche mi ha fatto rivivere le scene del 26 dicembre 2004.
Nei commenti c'è questo: 'm waiting for the Tsunami now,
rulduff RT @mikecampton Al-Jazeera: Tsunami to hit Indonesia in 45 mins. This might also apply to Malaysia and Singapore. Be safe people. #fb6 minutes ago · reply
Seguo gli sviluppi della campagna Skittles da tempo. Questa del frullatore boomerang è l'ultima uscita. Irresistibile. L'ho dovuta guardare quatro volte. E adesso la riguardo di nuovo.
Bello questo esperimento di Honest Tea. Il tè costa 1 dollaro, ma non tutti lo lasciano. L'onestà è piuttosto alta, intorno al 75%. Ed è notevole anche la crescita nelle vendite nelle città toccate dalla guerrilla. Anche perchè c'è stato un bel tam tam mediatico. Mi piacerebbe vedere lo stesso a Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo.
L'unica cosa che non ho capito è perchè si chiama Honest. Adesso che l'ha comprato la Coca Cola, lo capisco ancora meno.
Ritorno per un attimo sul delizioso The Force perché è il commercial perfetto. Dice con chiarezza quello che deve dire. E' un'idea originale. Non richiede un grosso budget di produzione. E' realizzato perfettamente. E' piaciuto a tutti. Ha un successo virale pazzesco: 34 milioni di clicks su youtube, 887 mila shares su facebook, 42 mila tweets e 956 blog posts. Ha scalzato addirittura il mitico Evian Babyrollers. Della stessa agenzia, la Deutsche di Los Angeles, anche Black Beetle, altro successo dell'ultimo Superbowl.
Wow. Adesso gli altri clienti vorranno gli stessi risultati. Che la forza sia con voi.