24 minuti fa
giovedì 28 ottobre 2010
IKEA. UNBOX THE BANNER
Bellissimo e perfetto per Ikea: un banner in scatola di montaggio. Quando apri il sito e vedi la scatola e le istruzioni, non puoi resistere. Apri la scatola, togli la cornice, inserisci la luce, metti il vetro, e lo accendi. Mai montato niente di Ikea così facilmente. Via Ted Disbanded
Agenzia: Grabarz, Hamburg
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giovedì 21 ottobre 2010
MINI GEOLOCATION HUNTING
Una caccia al tesoro che usa iPhone e geolocalizzazione. Si chiama Stockholm Getaway, è una iPhone app sviluppata da Jung von Matt per Mini. Vediamo se ho capito. Si scarica la app, il gioco comincia il 31 ottobre a Stoccolma e dura fino al 7 novembre. Bisogna raggiungere la Mini virtuale indicata nella mappa gps prima degli avversari, in modo che non la 'cancellino'. Chi ha ancora sulla mappa il 7 novembre la Mini Countryman virtuale, ne vince una reale. Belloccio. Stiamo a vedere come va.
Advertising Agency: Jung von Matt, Stockholm, Sweden
Executive Creative Director: Johan Jäger
Art Director: Daniel Wahlgren
Copywriters: Magnus Andersson, Erik Wingfors
Planner: Leon Phang
Account Director: Jan Casserlöv
Account Manager: Ida Modin
Visual Director: Daniel Forero
Graphic Designer: Jon Palmqvist
Project assistant: Elsa Bernadotte
Published: October 2010
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IL GEOTAGGING INCONSAPEVOLE
Non sono solo le telecamere nelle strade, le strisciate della carta di credito, i telepass a tracciare dove siamo. C'è anche il geotaggin inconsapevole. Questa sigla proprio non la conoscevo: Inadvertent Information Sharing. Cioè stiamo lasciando tracce inconsapevoli sempre più precise. Postare le foto su Facebook o su Twitter può essere rischioso, se hanno incorporato un geotag, cioè un dato che identifica latitudine e longitudine del luogo in cui la foto è stata scattata. E ce l'hanno se la digital camera o lo smartphone con cui è stata scattata hanno un sistema GPS. Un esempio. Immaginiamo di postare una foto di questo tipo scattata a casa propria: qualcuno con un software apposito può scaricare il geotag, e trovare facilmente l'indirizzo della casa. E se abbiamo anche aggiunto alla foto 'Ciao, sono in vacanza', ecco che c'è tutto il necessario per un furto in tranquillità. Sul sito IcanstalkU, Raising awareness about inadvertent information sharing, ci sono esempi di questo tipo tratti da Facebook e Twitter. E interessante è anche l'articolo di due esperti di dell'Università di Berkeley, dal titolo inquietante: Cybercasing the joint, ovvero mettere una custodia elettronica ai luoghi. Sullo stesso sito Icanstalku c'è il sistema per disabilitare il geotag. Ci tocca anche fare il Geotags cleaning.
Via New York Times
martedì 19 ottobre 2010
REPORT, CHI LO ODIA E CHI LO AMA.
Ho visto Report domenica sera – non tutto perché non reggo una puntata intera di privilegi, inefficienze, corruzione e malaffare, mi viene l’angoscia sociologica. Ho una grande stima per Milena Gabanelli, i suoi giornalisti che fanno le interviste con la telecamera appoggiata sul tavolo, o usando le inquadrature del telefono quando gli interlocutori non si fanno trovare di persona.
Ammiro il coraggio di approfondire, di essere scomodi, di entrare in vicende per lo più oscure e nascoste. Di affrontare il Potere senza sconti. E mi piace il linguaggio asciutto ma diretto. Però mi chiedo anche se sono le mie convinzioni che mi influenzano, perché per esempio il neoministro allo sviluppo Romani la trova ‘odiosa’ e inefficace dal punto di vista giornalistico.
Oggi su questo dubbio una risposta invece ce l’ho: Qualitel, il monitoraggio della qualità percepita dei programmi Rai effettuato in primavera su 7.627 cittadini italiani con più di 13 anni (tra cui 3.197 intervistati anche per il prime time), l’ha giudicato tra i più graditi della tv italiana. Quindi un campione significativo della popolazione italiana, e cioè di diverse posizioni politiche, apprezza Report.
Ora, l'illuminata dirigenza rai Rai terrà conto di questa ricerca, magari complimentandosi con la Gabanelli e rafforzando il suo staff, passerà la notizia sotto silenzio, o cercherà di insabbiare le sue inchieste, magari con la scusa delle possibili querele? Mi sentirei subito di escludere l’ipotesi uno. Ma il servizio pubblico, dopotutto, non dovrebbe rispondere al pubblico?
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lunedì 18 ottobre 2010
UN BAMBINO DA RITIRARE ALLA RECEPTION
Una specie di radio-ambient, veramente fantastico. Divertente, vero, coinvolgente, sorprendente. Basta una voce, se c'è un'idea come questa. Via Kttb.
Agenzia Guillame Duval.
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venerdì 15 ottobre 2010
GRADI DI DISTANZA
Quanto si può essere 'laterali'? Quanto ci si può allontanare dal prodotto per raccontare una storia? Se si potesse dare voti da 1 - inquadratura di prodotto per 30secondi - a 10 - prodotto che arriva alla fine di una storia che non c'entra assolutamente niente, ma proprio niente - darei a Pfister 10. Notare che l'agenzia è svizzera.
Agency: Walker
Agency Country: Switzerland
Creative Director: Pius Walker
Director: Martin Krejci
Production: Stink
Producer: Mira Um
Director of Photography: Stepan Kucera
Post Production: Avion Film
Editor: Filip Malasek
Agency: Walker
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Creative Director: Pius Walker
Director: Martin Krejci
Production: Stink
Producer: Mira Um
Director of Photography: Stepan Kucera
Post Production: Avion Film
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giovedì 14 ottobre 2010
TNT. ONE SECOND MOVIE
Questa è una delle classiche notizie che fanno il giro del mondo nei blog, che però nessuno verifica effettivamente: il film più breve del mondo – 1 secondo - nascosto in un francobollo. Grazie alla stampa lenticolare (che roba è?), ruotando il francobollo lentamente (cioè in 1 secondo) si vede la nota (mai sentita) attrice olandese Carice van Houten che morde un dito maschile, davanti a un mulino a vento. Una assoluta sintesi della olandesità in un secondo: una bella ragazza, un mulino a vento, un'azione strampalata ma vagamente hard. L’agenzia KesselsKramer si è ispirata per il soggetto a un altro francobollo, del 1951. Adesso che ci penso, visto che TNT è nostro cliente in Italia, potrei chiedere di vedere il francobollo. Chiedere materiali ai clienti è sempre piuttosto complicato, non si sa perché. Però potrei dire che mi basta dargli un’occhiata veloce, massimo un secondo.
1 second film on Dutch stamp by Anton Corbijn from KesselsKramer on Vimeo.
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martedì 12 ottobre 2010
L'ITALIA E' UN PAESE FONDATO SUI TESTIMONIAL
Ho aggiunto Porkfolio al mio blogroll perchè i suoi post sul peggio della pubblicità italiana sono imperdibili. E tanto per cominciare copio l'elenco dei testimonial che ha compilato qualche settimana fa. Dà un'idea precisa della creatività televisiva italiana: fama & battutacce. Più o meno come la politica.
Belén Rodriguez /Christian De Sica: Tim
Hillary Blasi / Francesco Totti / Luca e Paolo: Vodafone
Fiorello: Infostrada + Sky
Giorgio Panariello /Vanessa Incontrada: Wind
Aldo Giovanni & Giacomo: Wind
Michelle Hunziker /John Travolta: Telecom 187
Claudio Bisio: 892424 Pagine Gialle
George Clooney: Nespresso
Dustin Hoffman: Caffè Vergnano
Sabrina Ferrilli: Poltronesofà
Alessia Marcuzzi/Geppi Cucciari: Danone Activia
Ciro Ferrara: Danone Danette
Raffaella Carrà: Danone Danacol
Natasha Stefanenko: Danone Vitasnella
Carlo Conti: Danone Actimel
Stefania Sandrelli: Danone DanaOs
Vittoria Cabello: Crodino
Cristina Chiabotto: Acqua Rocchetta
Alessandro Del Piero: Acqua Uliveto
Paola Cortellesi: Acqua Brio Blu
Cassano, Pato, Legrottaglie, Cambiasso…etc. : Sky calcio
Martina Colombari/Billy Costacurta: Roncato
Antonella Clerici/Enrico Montesano: Grand Soleil
Paolo Bonolis/Luca Laurenti: Lavazza
Fabio De Luigi: Dixan
Gialappa's band: Intesa San Paolo
Benicio Del Toro/Caroline Correa: Magnum Algida
Uma Thurman: Giulietta Alfa Romeo
Valentino Rossi/Paolo Cevoli: Fastweb
Ricky Tognazzi: Ponti
Veronica Pivetti: Acchiappacolore Grey
Elio e le storie tese: Cynar
Gerry Scotti: Riso e pasta Scotti
Federica Pellegrini: Pavesini
Gerard Depardieu: Cirio
Fiona May e figlia: Kinder fetta al latte
Andrew Howe: Kinder Bueno
Alex Schwazer: Kinder Pinguì
Valentina Vezzali: Kinder Cereali
Licia Colò: Kinder Cioccolato
Josefa Indren: Kinder Delice
Gianluigi Buffon: Kellog's Coco Pops
Raul Bova e consorte: Alitalia
La Premiata Ditta: Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture
Carolina Kostner: GrissinBon
Manuela Arcuri/Gabriel Garko/Massimo Ghini: Poste Italiane
Marco Melandri/Marco Simoncelli: Prink
Giorgio Chiellini/Marco Materazzi: Mediaworld promozione mondiali
Piero Chiambretti: Fiat Panda
Penelope Cruz: L'oréal Elnett Satin
Melissa Satta (scusate tutti se so chi sia) per Peugeot 107 Sweet Years brandizzata con il marchio di abbigliamento del fidanzato Bobo Vieri
Christoper Lambert per Fiat Doblò Cargo
Diego Abatantuono per Parmacotto
Franco Califano per Barracuda
Alessandro Gassman per Aido
Silvio Berlusconi: Ministero del Turismo Italiano (solo in voce)
Mina: pasta Barilla (solo in voce)
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DISCONNECT
L'invito a disconnettersi suona sempre un po' finto.
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venerdì 8 ottobre 2010
RYDER CUP. BIRDIE
Il golf è uno degli sport che conosco meno, ma siccome ne parlavano tutti i giornali, c'erano i fratelli Molinari e Sky lo dava in 3d (nel mio televisore non-3d in realtà si vedevano due immagini identiche) ho guardato mezz'ora di Ryder Cup, prima di abbioccarmi. Come tutti i telecronisti sportivi, anche questi del golf abbondano di tecnicismi, curiosamente molto ornitologici, tipo eagle, birdie, albatross. Ho verificato che significano, rispettivamente, un colpo, due o tre sotto il par. Ma hanno assunto un nuovo significato, dopo la golf-guerrilla di Betfair. Non male, devo dire. Come si dice in giro, dopo la fly-vertising, la dog-vertising e la sheep-vertising, la bird-vertising.
giovedì 7 ottobre 2010
GAP. CROWDSOURCING THE LOGO
Ha scatenato molte critiche il nuovo logo presentato ieri da Gap. Mi vorrei aggiungere al plotone dei detrattori, se non avessi il sospetto che si tratti di una operazione di PR. Sulla sua pagina di Facebook infatti Gap sta lanciando un concorso di idee per il nuovo logo: 'Thanks for everyone’s input on the new logo! We’ve had the same logo for 20+ years, and this is just one of the things we’re changing. We know this logo created a lot of buzz and we’re thrilled to see passionate debates unfolding! So much so we’re asking you to share your designs. We love our version, but we’d like to... see other ideas. Stay tuned for details in the next few days on this crowd sourcing project.'
Per ora il risultato sono 374 commenti: qualche volonteroso sottopone la propria idea, la maggioranza insulta Gap per cercare di avere un nuovo logo senza pagarlo.
martedì 5 ottobre 2010
IKEA. CATS
La cosa che mi chiedo quando vedo una campagna che mi piace è: ci sarei arrivato a quest'idea? C'era qualcosa nel brief, nel prodotto, nel claim, negli insights, c'era qualche possibile collegamento che mi avrebbe portato nei paraggi di quell'idea? La campagna di Sony Bravia Colour like no other è bellissima, ma con il tema dei colori, magari non le palline o i conigli, ma qualcosa del genere sì. Quindi, questi gatti? Credo che solo uno che ha i gatti può pensarla. Pensa al suo divano, pensa al suo letto, pensa a come i gatti ci si infilano, e sembra che siano stati creati per stare lì dentro.
Io il gatto non ce l'ho.
Io il gatto non ce l'ho.
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venerdì 1 ottobre 2010
NIKE. BOOM
Sono un mediocre giocatore di tennis di quarta categoria. Ogni volta che comincio a riscaldarmi, prima della partita, e man mano cerco di colpire più forte, sento che da qualche parte nella mia testa si sta formando il desiderio, o il bisogno, di tirare il dritto assassino, la legnata imprendibile. Mi si carica dentro, e a un certo punto non riesco a tenerlo dentro, lo devo assoltamente tirare. Booom.
Di solito va dritto sulla recinzione.
Questo bisogno del colpo, del gesto esplosivo nello sport è il tema di una nuova serie di filmati di venti secondi Nike. Booom.
Proprio così.
Wieden + Kennedy
Di solito va dritto sulla recinzione.
Questo bisogno del colpo, del gesto esplosivo nello sport è il tema di una nuova serie di filmati di venti secondi Nike. Booom.
Proprio così.
Wieden + Kennedy
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AXA. I-AD
Nel processo di integrazione tra stampa e mondi virtuali, o semplicemente tra annuncio stampa e tv, Axa lancia il primo i-Ad. L'assicurazione belga, che ha sviluppato una app per i clienti nel caso di incidente, invita a posare l'i-iphone sulla pagina e connettersi a un link - non un qr code, ma un indirizzo classico, per evitare il problema di chi non legge i codici - per far partire il filmato. In sostanza, la pagina stampa è un teaser per il filmato sullo smartphone. Nella demo tutto funziona bene. Di solito il giochino si arena sul fatto che ci vuole una rete wi-fi vicina, il filmato non parte subito, poi magari si ferma ogni tanto. Adesso provo e vi faccio sapere.
Agenzia: Duval Guillame
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