Sono sicuro che te lo ricordi: dov'eri l'11 settembre del 2001? Se lo ricordano tutti. Io ero perso in una lunga, noiosa riunione con il marketing di un'azienda, al settimo piano di un palazzo bianco nel centro di Milano, mi ricordo anche l'irritazione crescente per una serie di obiezioni insulse che stava distruggendo un'idea - quando un tipo è entrato e ci ha detto: un aereo ha centrato le torri gemelle a New York. Cosa? Chi? Non si sa bene, un incidente, un dirottamento, ci sono migliaia di morti. Ma qualcuno, molto ligio, sembra impossibile, ma ha detto: su, per favore, finiamo il nostro meeting! Io ero già via con la testa. Dopo un po' rientra: un altro aereo, e uno sul pentagono, e altri sono in volo. A questo punto nessuno riesce più a stare seduto, la riunione viene aggiornata, mi ricordo perfettamente che sono sceso, i taxi non si trovavano, c'era un silenzio irreale, la gente guardava le tv nelle vetrine. Era un bel pomeriggio di settembre, ho fatto a piedi una mezz'ora di strada, e guardavo in cielo, con una sensazione di imminente catastrofe, guardavo il cielo pensando che da un momento all'altro avrei visto, come in uno dei miei incubi, un aereo che esplode mentre lo sto guardando, e i pezzi mi precipitano davanti.
Dov'eri, quel giorno? Scrivilo.
Bella questa campagna della BBC.
Agency: RKCR/Y&R, London
Creative Director: Mark Roalfe
Art Directors: Mike Boles, Jerry Hollens
Producer: Ella Littlewood
Production Company: Red Bee Media, London / Another Film Company, London
Director: Steve Reeves
DP: Alex Melman
Editor: Scot Crane @ The Quarry
Post-Production: Glassworks
Audio Post-Production: Wave
28 minuti fa
38 commenti:
Io ero a casa di un amico, stavam copiando le versioni di latino assegnateci per le vacanze estive.
Tra l'altro, io e un amico, abbiam fatto la stessa domanda per curiosità a una trentina di amici-conoscenti-parenti qualche mese fa. Tutti si ricordavano perfettamente quel pomeriggio nei minimi particolari!
A casa mia, mi telefona un mio compagno di classe (pensavo che come al solito voleva che gli correggessi la versione al telefono).
"Teo, accendi subito la televisione!"
virale.
avevo iniziato a sudare freddo, vedendo le immagini.
fu memorabile, nel senso letterale della parola.
Io ero a casa di una amica a fare dei compiti con la tv accesa come sottofondo...quando hanno dato la notizia del primo aereo!
Io ero a casa, mangiucchiavo schifezze davanti alla tv, guardavo Sabrina, il telefilm, hanno interrotto le trasmissioni e la prima cosa che ho fatto: chiamare mio padre in ufficio riferendogli:"un aereo si è schiantato contro le torri gemelle"...e la sua risposta intelligente è stata "di certo non è successo per caso".
Camilla
Caldissimo pomeriggio di fine estate..stavo lavorando al bar annoiata perchè non c'era nessuno e tutti erano al lavoro. In pochi istanti il bar si è riempito di faccie attonite e qualche lacrima e io intanto indaffaratissima a servire tutti i clienti...ma c'era un silenzio irreale, le immagini urlavano abbastanza per ammutolire chiunque.
eh eh, per la nostra generazione in effetti credo sia un po' come l'assasinio di Kennedy per i nostri genitori. I frames che più ci rimarranno in testa!
In ogni caso quel pomeriggio lo ricordo bene. Ero con un'amica letteralmente a sequestrare un bellissimo gatto a una vecchia che lo trattava male. Il gatto poi ha vissuto per anni con la mia amica.. ora credo non ci sia più.
martina
Io ero in giro in duomo..
ero con degli amici con cui avevo passato l'estate per festeggiare il compleanno di una di loro..
ed era una splendida giornata di sole..
ma soprattutto mi ricordo di aver stupidamente pensato:
"meno male che non devo tornare a casa in metro.."
Io ero in sala prove a suonare con la mia band.
Ero a casa e stavo incartando il regalo per la mia migliore amica, che avrebbe compiuto gli anni pochi giorni dopo. "Vieni a vedere" mi chiamò mia madre. Andai in soggiorno e la trovai immobile davanti al televisore con il ferro da stiro in mano, mentre le immagini scorrevano in TV. Restammo in silenzio a guardare, poi mi abbracciò.
Io stavo a casa, vivevo ancora con i miei, ricordo che mi stavo preparando per uscire con delle amiche e che mio fratello guardava una partita di tennis in tv.
Quando hanno interrotto le trasmissioni per dare la notizia ho pensato subito che esattamente un anno prima stavo li sotto a guardarle e a pensare che certe volte le opere dell'uomo lasciano senza fiato.
Ed è lo stesso fiato che manca quando si capisce che anche il più forte è vulnerabile.
Alessia G.
Al supermercato con una amica..in un caldissimo pomeriggio siculo!Ho sentito la notizia per radio..corro subito a casa e il pensiero è subito per due cugini che lavoravano all'interno delle torri e ad un amico in vacanza negli USA. La sera cena di classe prima dell'inizio delle lezioni...tutta la sera davanti alla TV
Ero a casa mia con un amico prima di andare all'allenamento di calcio.Qualcuno dei miei amici ha ancora salvato sul cellulare dei messaggi che ci si è mandati quel giorno per avvisarci ci accendere il prima possibile la tv
Ero a casa mia e stavo guardando la tv. A un certo punto vedo le prime immagini e chiamo mia madre. Lei stava prendendo il caffè con delle amiche. Mi ricordo che non sapevo bene cosa dire e come dare la notizia anche a loro perchè il marito di una delle signori ospiti a casa mia lavora in America e in quel periodo era a New York per un corso.
Io stavo studiando a casa e mia mamma mi ha chiamato per avvisarmi.
Ho acceso la tele e mi è venuta un'angoscia tremenda!
Ricordo che dopo quel pomeriggio sono iniziate una serie di manifestazioni e cortei in piazza...abbiamo appeso la bandiera della pace fuori dalla finestra della classe.
La paura era quella di una nuova guerra mondiale.
Non è scoppiata la guerra, ma la crisi economica mondiale di oggi credo sia iniziata proprio in quel momento.
Ero a casa, aspettavo mia zia che doveva passare per portarmi alcune guide turistiche di NYC, saremmo dovuti partire per l'America un mese dopo, tutti insieme: io, i miei, mia zia e mia cugina.
Era "il sogno che diventa realtà" dato che alcuni amici newyorchesi ci avrebbero ospitati per 2 settimane.
La tv era accesa ma senza audio, io e mia zia eravamo tutti presi dal pianificare itinerari e dettagli del viaggio, quando con la coda dell'occhio ci siamo accorti delle immagini trasmesse dalla tv.
Ho subito chiamato mia mamma in ufficio, che il pomeriggio stesso doveva passare in agenzia per prendere i biglietti del volo.
Ho guadato la tv fino alle 2 di notte, con la sensazione che non fosse possibile... o forse sì.
A NYC ci siamo stati un anno dopo, e l'abbiamo amata ancora di più per il modo in cui ha saputo reagire.
Ero in biblioteca vicino a casa mia, ero immersa tra le pagine di fisica qnd a un certo punto si è spalancata la porta e correndo è entrato il responsabile della sala lettura e bianco in faccia ha urlato velocemente qlc di incomprensibile, avevo solo capito "torri gemelle e aereo".
La biblioteca si è svuotata all'istante e ci siamo diretti tutti nel bar di fronte e incollati allo schermo, nessuno riusciva ad aprir bocca. Il bar era gremito ma guardavo le facce della gente e avevo paura. Guardavo le immagini e mi sembrava di assistere alla solita "americanata".
Ho provato la stessa sensazione a distanza di 6 anni a Ground Zero.
Un sacco di gente intorno a me, ma sentivo un silenzio devastante.
Io ero in Croazia a fare una regata. Ad un certo punto, senza nessun motivo apparentemente concreto, la giuria ci fece rientrare a terra. Solo a quel punto ci comunicarono il motivo di tanta apprensione. Restammo tutto il pomeriggio incollati agli schermi. Il giorno dopo non si regatò per rispetto nei confronti degli atleti americani.
ricordo perfettamente quel giorno... già, tutti lo ricordano: stavo parlando al telefono con una mia amica e nel mente guardavamo ambedue in tv MILA E SHIRO DUE CUORI NELLA PALLAVOLO... io ho finito di guardare i cartoni per vedere i grattaceli di New York crollare.
Lezione di francese. Una classe troppo piccola per poter cazzeggiare inosservati, mentre Monsieur Jenemerappellepas coniuga l'ennesimo verbo. Stefano smanetta con il cellulare. Poi, con la solita faccia che fa quando sta per dire una delle sue scemenze, bisbiglia qualcosa a me e Claudia. Non capiamo bene cosa dice. Pentagono, aereo, incidente, attentato.
“Ma cosa stai dicendo Stefano, dai piantala, che tra cinque minuti suona”
“Seh, vabbè, un attentato. E poi? Gli alieni?”
Risate. Monsieur Duprès (je me rappelle, enfin) si accorge dell’intensa attività di comunicazione che regolarmente interferisce con l’irregolarità dei suoi verbi.
“Cosa avete da ridere? Volete condividerlo con il resto della classe?”
“Stefano ne ha sparata un’altra delle sue, dice che c’è stato un incidente a New York”
“Ma è vero, ho ricevuto un messaggio! Un aereo si è schiantato sulle torri gemelle.”
Campanella.
Sono con te. Stessa riunione noiosa, stesso tizio che ci richiama all’ordine dopo che quell’altro aveva annunciato l’impossibile. Poi la corsa per tornare in agenzia, non si trova nessun taxi, le linee del telefono sovraccariche e la smania di sentire i parenti, gli amici, la sensazione epica di trovarsi in mezzo alla Storia e l’angoscia di sapere che quella era una storiaccia.
Infine in agenzia, tutti insieme stupefatti a chiederci di continuo ma chi, come mai, perché, e adesso che si fa mentre guardiamo nei televisori accesi un film di fantascienza.
E' vero. Eri con me. Stessa riunione. Stessa angoscia. Stesso film. Twin stories.
Ero in ufficio con un promotore finanziario e stavo valutando un piano di investimento, abbiamo sospeso immediatamente e per sempre.
stavo giocando a calcio con i miei amichetti
da fuori qualcuno ha urlato la Notizia
a quel punto abbiamo smesso, siamo corsi a prendere i motorini e siamo andati a casa di uno a vedere la tv fino a sera
Ero dal parrucchiere e abbiamo sentito alla radio le prime notizie confuse, poi di corsa a casa ad accendere la TV dal pomeriggio fino a notte fonda
Ero ai giardini di via Palestro con un amico! Era una bella giornata ed avevamo pensato di andare lì dopo pranzo.
Mentre chiacchieravamo sua madre lo chiama per dargli la notizia.
Rimaniamo basiti!
Al ritorno a casa sugli schermi in metropolitana già vengono trasmesse le prime immagini della tragedia. La gente guarda come in trans.
Ero ai giardini di via Palestro con un amico! Era una bella giornata ed avevamo pensato di andare lì dopo pranzo.
Mentre chiacchieravamo sua madre lo chiama per dargli la notizia.
Rimaniamo basiti!
Al ritorno a casa sugli schermi in metropolitana già vengono trasmesse le prime immagini della tragedia. La gente guarda come in trans.
A casa con la tonsillite dopo un fantastico viaggio,un pò devastante, con degli amici a Vienna . Precisamente stavo al pc a cazzeggiare con vicino la tv accesa, ma subito non avevo capito che cosa era successo; ricordo che il programma in tv era stato interrotto da un tg straordinario che faceva vedere delle immagini terribili. Rimasi scossa a lungo.
Accendo la tv. Il volume un filo troppo basso per sentire. "Davide corri!Stanno facendo vedere le demolizioni dei palazzi.Veloce...Và come è andata giù dritta. Và Và: bestiale!". Cambio canale. La torre giù. Rai 1: la torre giù. Rai 2: la torre giù. Canale 5: la torre giù. Alzo il volume, piano piano, per sentire che il mondo era stato appena cambiato. Per sempre.
Ero a scuola, dovevo recuperare il mio debito formativo in Matematica, che in realtà non recuperai mai :-). Pertanto non seppi nulla fino alla sera quando rientrai a casa e davanti al Telegiornale la mia cara nonna, con la sua cadenza lucana, mi tantò di raccontare che dovevamo stare attenti perchè non si sa dove, in America forse, degli aereoplani erano andati addosso a dei palazzi.
Ero in un negozio per comprare un paio di scarpe. Il mio fidanzato mi ha chiamato sul cellulare e ricordo che ero già pronta a fargli il resoconto di quello che stavo facendo, ma quella volta non aveva il tono indagatorio che non sopportavo più. "E' successa una cosa incredibile, le torri gemelle sono crollate! Forse è stato un attentato ..", dice, allarmato. Io non ci credevo, sono corsa a casa per vedere la tv e ho chiamato mia madre.
Quella era stata l'ultima telefonta senza discussioni: dopo pochi giorni ci siamo lasciati. La mia prima relazione importante dopo 2 anni e mezzo era finita...sullo sfondo della Tragedia che ha visto crollare i simboli delle istituzioni più forti. La fine delle certezze. AG
Un caldo pomeriggio di fine estate, in ufficio stavo aspettando un cliente per vedere un bilancio. Arriva, con un buffo cappellino rosso, e ci dice che un'aereo ha centrato le Torri Gemelle. Dal piano superiore scende il Dottore correndo, 'accendete la Tv in sala riunioni'. Poi incredulità, sgomento, rabbia, lacrime. Qualcuno telefona a casa.
Più nessuno è in grado di lavorare. Torno a casa. Che strano, per le strade, silenzio e calma. Silenzio, e calma.
io ero all'oratorio con un gruppo di amici, si giocava a pallavolo. Sono arrivati altri amici che stavano parlando della tragedia e noi non capivamo, pensavamo parlassero di un film. poi ci hanno spiegato...abbiamo inforcato la bicicletta e siamo corsi tutti a casa a seguire l'edizione del telegiornale.
Io ero all'oratorio del mio paese con alcuni amici, stavamo giocando a pallavolo. Ad un certo gruppo ci raggiungono il mio ragazzo e un altro amico che stanno parlando della tragedia...noi non capivamo, pensavamo parlassero di un film. Poi ci hanno spiegato.
Abbiamo inforcato tutti la bicicletta con i brividi sulla schiena e siamo corsi a casa; una volta arrivata ho seguito scioccata lo speciale del TG5.
Da allora è andata sempre peggio, sono successe sempre più tragedie, e temo che ne accadranno ancora molte altre....Mumbay purtroppo è solo l'episodio più recente.
Io ero a casa e stavo studiando.. Mi ha chiamata il mio ragazzo dicendomi "Amore, accendi la televisione.. Sono crollate le torri gemelle.. C'è stato un attentato.." Poche parole ma significative e notevolmente agghiccianti.. Spiazzanti.. Chi se lo aspettava?! Ho acceso la televisione e su tutti i canali trasmettevano il tragico evento.. Mi sono messa a piangere..
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