37 minuti fa
venerdì 21 novembre 2008
BIKEMI
La prima volta l'ho visto a Lione, due anni e mezzo fa, facilmente ho staccato la bici e ho girato felice in mezzo ai due fiumi e su per la salite. E mi sono chiesto, ma a Milano lo faranno mai? Poi una domenica a Parigi, quest'estate. Ho litigato parecchio con la palina telematica e la carta di credito (devo aver sbagliato qualcosa perchè alla fine ho pagato quasi 90 euro per un giorno con tre bici), ma mi sono pedalato tutta la città, ho visto decine di posti-bici e centinaia di persone in giro. E mi sono di nuovo chiesto, ma a Milano? Ce la faremo? Mi ricordo di quella volta, quanti anni fa, che vennero messe a disposizione delle bici gratis e nel giro di un giorno le avevano rubate tutte. E negli ultimi mesi si parlava di difficoltà, di rinvii. E invece, tra le tante brutte notizie, ecco finalmente. Debutta il 28 novembre BikeMI. Il servizio di biciclette pubbliche sarà gestito dalla società pubblicitaria di outdoor che in cambio ha ricevuto spazi pubblicitari speciali in città. Il servizio inizia con 65 stazioni e 800 bici, che
il mese prossimo diventeranno 1300. A fine 2009, verrà ampliato a 5.000 bici e 300 stazioni.I mezzi sono brandizzati con il marchio di Atm. La campagna pubblicitaria, stampa e affissione, curata dall'Art Directors Club, è fatta di una decina di soggetti. Agli annunci hanno lavorato lʼart Gianluca Chinnici e il copy Umberto Bartolini, insieme a Marco Cremona e Stefano Colombo. Belle le head, annunci un po' esilini. In mezzo al traffico, in auto, ho fatto fatica a vederli e leggerli. Magari, andando in bici si vedranno meglio.
Etichette:
ADCI,
ads,
biciclette,
bike sharing,
bycicle,
milan,
milano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Peccato che il nuovo servizio sia sottoposto a condizioni proibitive, che io sappia inusuali x il resto dell'Europa. La bici può essere usata solo 2 ore (al terzo "sgarro" ci si vede annullato l'abbonamento annuale). Primo orrore. Si paga un abbonamento annuale (come in altre città europee) ma poi si paga una tariffa ogni 15min di utilizzo. Secondo orrore. A queste condizioni molte persone hanno già espresso la loro volontà a non utilizzare il servizio. Oltre che la piantina delle piste ciclabili sul sito di bikemi è la cosa più comica che abbia visto nell'ultimo periodo.
In ogni modo io sono ottimista di natura e sono sicuro che questa scintilla diventerà un faro di luce in poco tempo. C'è solo da smussare gli angoli.
Effettivamente, sono regole un po' restrittive. E' che se uno la prende e se la tiene tutto il giorno, il concetto di sharing cade. Stiamo a vedere cosa suiccederà.
Un problema tipicamente italiano: una ventina di anni fa venne organizzato un servizio simile a Milano. Le biciclette, dal caratteristico telaio bucherellato, non vennero restituite: in pratica furono tutte rubate.
http://www.02blog.it/post/1758/bike-sharing-a-milano-potrebbe-funzionare
I titoli non mi piacciono.
I titoli non mi piacciono.
Posta un commento