giovedì 30 giugno 2011

LA FINE DI MYSPACE E L'EFFETTO WINDSURF


Myspace sta per essere venduto a 30 milioni di dollari, dopo che era stato pagato da Murdoch 580 milioni nel 2005. Sembrava fosse il futuro, e invece è bastato il successo di Facebook per demolirlo.

Io m'ero iscritto a Myspace quasi subito - e non l'ho mai usato. Troppo difficile. Mentre Facebook è talmente facile che lo può usare chiunque. Facebook ha 600 milioni di users, e marcia con un ritmo di sviluppo spaventoso. Ma io voglio dire una cosa qui, oggi, e poi voglio rileggerla fra un paio d'anni.

Mentre non potrei più vivere senza Google, potrei benissimo vivere senza Facebook. In fondo, diventa ogni giorno meno necessario. Una volta capito il giochino, e cosa ci si può fare, viene piuttosto a noia. Certi giorni lo apro solo perchè ho delle notifiche. Più si allarga il numero degli amici, più diventa affollato e irrilevante.

Certo, i ragazzini ci vivono attaccati. Certo, passando per l'open space in agenzia vedo parecchi schermi aperti sulle faccine. Ma io ho la sensazione che a un certo punto, dopo aver conquistato un miliardo di utenti, comincerà a sgonfiarsi. Non ho consultato futurologi o previsioni tecnologiche, quindi di sicuro qualcuno l'ha già detto con migliori argomenti.

Io lo chiamerei 'effetto windsurf'. All'inizio degli anni 80 il windsurf ebbe un successo tale che tutti lo provavano e lo compravano. Mi ricordo che nel tratto di lago dove andavo io era pieno di principianti sulle tavole. Per alcuni anni il fenomeno è andato avanti. Poi si è specializzato, sono arrivati i surf più leggeri, è diventato più difficile controllarli, ed è rimasta attiva solo la tribù dei veri windsurfisti, che si ritrovano alle sei di mattina a prendere il vento a Campione del Garda o a Torbole.

Insomma, io credo che a un certo punto vorremo staccarci dai nostri laptop, iphone, ipad, da mail e sms e  tornare a vivere un po' più sconnessamente. Intanto, oggi Google ha lanciato Google+, una serie di servizi orientati al social networking - per fare concorrenza a Facebook e Twitter.

E stavolta non lo provo.

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