martedì 31 maggio 2011

BUON GIORNO MILANO


Ieri sera sono stato in piazza del Duomo. Non sono un fan di Pisapia, ma la storia di questa elezione mi è piaciuta. Mi è piaciuto il suo comportamento misurato, la percezione di serietà, la fermezza con cui ha reagito al colpo basso della Moratti nel confronto televisivo. Mi ha dato l'impressione di una persona di cui ci si può fidare.

Esattamente il contrario dell'idea che ormai l'Italia ha di Berlusconi e dei suoi. Esasperare i toni, dire e smentire, promettere in continuazione e poi avanzare scuse, avere comportamenti privati completamente in contrasto con le dichiarazioni pubbliche hanno creato una percezione di falsità non più sostenibile.
Aggravata ultimamente anche un vittimismo insopportabile. La scena con Obama è stata umiliante.

Vorrei anche aggiungere, visto che questo blog parla di comunicazione, che una campagna multimilionaria non è servita a nulla alla Moratti. La sua antipatia e freddezza personale, unite agli errori di comunicazione e all'aggancio troppo forte a Berlusconi, hanno demolito il suo consenso. Ha funzionato molto meglio l'identificazione con una faccia rassicurante e un colore, l'arancione.

Certo, adesso anche per Pisapia verranno i giorni difficili del governo della città. Ma ieri sera in piazza Duomo c'era un'ebbrezza che mi ricorderò.

5 commenti:

Giulia ha detto...

Parlando sempre di comunicazione, concordo appieno sull' osservazione dell' uso distintivo di un colore (peraltro nuance più moderata del rosso di sinistra) come collante soprattutto per zone appena al di là dei bastioni della città. Interessante, parlando di manifesti, la fanta-discorsività ricercata da Pisapia & co. con un crescendo non wagneriano, dai toni esasperati e tempestosi, ma piuttosto un risveglio primaverile dei sensi di stampo stravinskyano (i brani di Brecht, èvento, ora si cambia davvero...). E Milano si sveglia oggi con un buon giorno!

the student ha detto...

La fanta-narrazione. Il crescendo non-wagneriano. Il risveglio stravinskyano. I brani brechtiani. Adesso capisco perchè ha vinto!

Anonimo ha detto...

Secondo me non è stato il modo in cui si sono proposti i diversi candidati a fare la differenza. La comunicazione non ha secondo me influito sul risultato finale delle elezioni. Certo l'estremismo comunicativo della destra non ha certo giocato a suo favore, ma a questo l'italiano medio è abituato ormai da anni. Il punto è il senso di insofferenza verso l'attuale governo. Un governo che si comporta da opposizione di se stesso. La gente è stanca di questo e voterebbe chiunque pur di mandarlo/i via! non per sminuire un ecclatante vittoria della sinistra, certo! Ora però la gente vuole i fatti, con i vari governi Berlusconi la gente ha avuto molta, troppa pazienza, con i governi che verranno forse ce ne sarà meno. Bisogna cambiare la rotta verso cui sta andando l'Italia e subito. Non credo sia importante se a farlo sarà un rosso, un verde o un bianco! ...tre colori a caso..

the student ha detto...

Hai abbastanza ragione.

gio ha detto...

la scelta che ha pagato di più, a mio parere, sono state le primarie della sinistra.

Se ci fosse stato un personaggio più gradito alla piazza, la destra avrebbe avuto più possibilità di vittoria.

Detto questo; viva Pisapia, viva il vento nuovo, viva la gente che pensa e sceglie liberamente.