Professore,
mi spiace deluderla, ma no, non ho un progetto. Devo ammettere che non sono riuscita a farmi coinvolgere particolarmente dall'iniziativa. In primo luogo perché i temi non mi entusiasmano, e poi perché ho iniziato questo semestre in maniera un po' confusa, un lavoro per ogni corso, tempi stringati, e via dicendo. Temo inoltre d'essermi abituata a progettare campagne che pubblicizzano prodotti specifici, non riesco bene ad entrare nelle filosofia del sensibilizzare le persone su tematiche rilevanti. E questo è un ostacolo che vorrei superare. Di certo non mi sono particolarmente sforzata, ma ho una sorta di rifiuto. Mozziconi e file.
Il mio lato destro del cervello s'intristice, mi pare di sentirlo chiudersi in sé stesso, e il sinistro è lì che tenta di farlo sorridere, sdrammatizzando. Ma niente.
Ci proverò comunque.A domani. Buona giornata, Elena
Cara Elena, il tuo messaggio mi ha colpito. Primo, mi fa riflettere sul corso: l'opportunità di proporre un'attività, i temi, il processo di scelta. Ho capito e imparato un mucchio di cose. Ho già fatto alcuni errori strategici, e ho cercato di correggerli, magari non ci sono riuscito. Ma sono lezioni che mi servono già ora e mi serviranno ancora di più i prossimi corsi.
Poi non sapevo che ogni corso propone un lavoro, e che questo vi stressa. Noi docenti a contratto abbiamo pochissimi contatti con gli altri docenti, e non sappiamo cosa fanno. Io prima di iniziare ho consultato alcuni docenti, che non conoscevo, per capire qual era il loro programma e cercare di non sovrappormi.
Sul fatto dell'entusiasmo, mi spiace, perchè è la più grande risorsa che abbiamo, ma capisco che non ci si può entusiasmare per tutto. Sicuramente nel mio corso ci sono alcuni particolarmente interessati alla pubblicità, mentre altri hanno in mente altre cose per il loro futuro. E ognuno segue i suoi interessi e i suoi desideri, va bene così.
Sull'aspetto della pubblicità non sui prodotti, ma su temi di interesse pubblico, credimi, sono spesso le esperienze più interessanti: hai meno vincoli, non devi vendere un prodotto, il fine è più nobile, hai più libertà. Ma questo, a volte, li rende anche più difficili.
Non sentirti in colpa se non presenterai nessun progetto, nè tu nè nessun altro. Ma cerca di capire qual è la tua strada e butta tutte le energie lì.
Buona giornata anche a te. Angelo.
31 minuti fa
14 commenti:
Purtroppo non seguo il corso in quanto, come si suol dire, "ho già dato", ma riconosco in lei (professore) una persona estremamente valida e competente. Non è da tutti ammettere errori (ovviamente non disastrosi, fossero tutti così gli errori che ricordo dell'uni!!!) con la facilità con cui lo ha fatto lei, soprattutto nel corpo docente, e allo stesso tempo stimolare le/i ragazze/e nel perseguire i loro sogni con argomenti sempre diversi e attuali. Complimenti
Grazie delle tue parole. E' la prima volta nella vita che faccio un blog, lo trovo una cosa bellissima fatta con gli studenti. Cosa vuol dire che hai gi� dato? Cosa fai?
inserisco un commento che non è esattamente in tema con questo post.è una domanda che mi assilla da un po' e si è risvegliata leggendo quello che ha scritto Elena.
vi è mai capitato
-di dover creare qualcosa, di volerlo fare perchè vi piace, ma di non avere idee o peggio di trovare un' idea e di vedere che si spegne non appena volete realizzarla
-Di dover creare qualcosa di nuovo, per esempio una campagna, che però non si discosti troppo dai valori e dagli stili di quello che c'era prima e di non riuscire a trovare niente di originale
- di ricevere risposte negative, o nessuna risposta (che per me è peggio), per ogni idea che proponete al vostro "divino superiore" , di sentirvi bloccati, di non sapere quanto seguire il vostro istinto e quanto cercare di spegnerlo per seguire i divini consigli (o se questi non arrivano di non riuscire a proseguire perchè non capite se la strada che seguite è quella giusta).
in questi casi come ci si comporta, come si reagisce a un blocco creativo (soprattutto se non hai altre persone ad aiutarti)?
Non so se quello che ho scritto è comprensibile, o noioso, ma spero abbiate una risposta...
ci vediamo a lezione
“Ma cerca di capire qual è la tua strada e butta tutte le energie lì.” Il punto è proprio questo, ma come si fa se DEVI dare tanti esami, se hai tanti stimoli tutti insieme e non hai il tempo di seguire ciò che vuoi come vuoi?! Per non parlare degli esami di debito, con 7 libri da studiare per un solo esame… ma questo è un altro capitolo.
Io sono una tra quelli “particolarmente interessati alla pubblicità” pur non avendo un buon background – ho studiato sc. della comunicazione – e questo è uno dei punti che più mi spaventa. Quindi, ho iniziato ad acquistare i libri che ci ha consigliato, ma al momento non ho il tempo di leggerli. Aspetto che passi la bufera degli esami per dedicarmi a ciò che davvero mi piace.
Ma nel frattempo, prima di creare una mia presentazione sulla guerriglia vorrei sapere qual è il tema (mozziconi o file?), dove la si vuole ambientare e quante sono le persone coinvolte. Sicuramente avere queste informazioni mi stimolerebbe di più a lavorare su un progetto.
Mi scusi dello sfogo, ma credo il blog avesse anche questo scopo.
Matilde: capisco il tuo disagio, ma non è differente da quello che succederà poi nella vita: se vuoi riuscire in qualcosa devi selezionare gli stimoli, mettere in piedi progetti, spendere un mucchio di energie. Surfare sopra la modernità liquida (cosa sto dicendo? boh). IL tema lo scegli tu: code o mozziconi, quello che preferisci, quello che ti fa venire l'idea più bella divertente irresistibile. L'energia viene dalle idee.
Lode all'umiltà di chi, a differenza nostra, è già arrivato da qualche parte.
E un invito a drammatizzare meno e a cercare sempre la luce nelle cose, a guardare il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto.
Sembrano banalità ma a me hanno aiutato molto in questi ultimi anni.
Se non avete tanto tempo per leggere tutti i libri consigliati dal prof, vi consiglio quello di LELE PANZERI. Soprattutto da pagina 200 circa trasmette proprio quanto ho cercato di esprimere sopra con due "frasi fatte".
Domani sì, faro la mia presentazione. Ma non sarà il max e non sarà completa al 100% ma voglio provare lo stesso a dare il mio contributo, fosse anche una mera fonte di entusiasmo o di un'idea per una persona sola.
Senza dubbio sono tra quelli che non faranno mai i creativi, ne sono certa e non lo dico con rammarico; tuttavia mi associo al coro di chi, come me, si deve scontrare con una mancanza di creatività e di idee. Le assicuro, professore, non vorrei mai che questa mancanza di idee fosse scambiata per una mancanza di entusiasmo: la pubblicità mi piace davvero, mi affascina, e a onor del vero avrei anche voglia di fare interventi alle sue lezioni ma, mea culpa, non sono per carattere portata ad alzare la mano e la voce durante in aula. Non è una scusante, ma almeno è uno straccio di motivazione per la mia mancanza di idee e partecipazione. Detto questo, non farò una presentazione perchè non ho evidentemente nulla da presentare, ma riconfermo la mia disponibilità per l'ambient senza storcere il naso, e tanto di cappello a chi domani farà la sua presentazione!
Giulia
ho appena letto tutti i commenti, tutti gusti a mio avviso!
anche a me l'argomento non entusiasma ma forse mi avrebbe preso di più se ci fosse stato un approccio diverso. io credevo che avessimo lavorato in aula magari in gruppo, ma soprattutto con il suo occhio vigile prof! invece tal volta avverto una tale fretta nello spiegare cosa dobbiamo di fatto fare.
probabilmente alcuni fortunati hanno già smanettato con lavori simili...ma noi altri sfigati?
beh complimenti a chi si è attivato ed è riuscito...ma ancora una volta noi altri resteremo in panchina a fare il tifo per loro!
questo non è vittimismo, ma semplicemente un invito a voler imparare!
ovvio io parlo per me, io che amo la pubblicità con le sue diverse forme e cerco sempre di imparare..ma purtroppo solo dai libri,indispensabili per carità ma non sufficienti!
a domani
Anch'io non sono un creativo e vivo come una piccola sconfitta la mia incapacità di escogitare un progetto. Però la lezione di oggi su Benetton è stata davvero forte (anche se non condividevo quasi nessuno dei giudizi del prof.!). Questo per dire che l'entusiasmo non manca...
Anonimo ha ragione, ma come si fa a lavorare in aula in 80? E' un'impresa quasi impossibile. In realtà è quello che volevo fare, ma ho anche capito che qualcuno voleva diversamente. Comunque non preoccuparti: anche vedendo le presentazioni, discutendole insieme ci sarà da divertirsi.
Riccardo: mi fa piacere che ti sei divertito, ancora di più che non eri d'accordo.
Giulia: la prossima volta anche se non alzi la mano, ti interpello io.
Buonasera professore, mi chiedeva cosa intendessi con "aver già dato"? Dopo 5 anni in ingegneria il mio cervello invece di svilupparsi si è "leggermente" atrofizzato e solo adesso inizio a godermi i risultati degli sforzi fatti.Comunque sono sempre stato molto critico del modello italiano universitario (soprattutto quello "preistorico") ma spero che lei sia un esempio per molti altri professori e soprattutto uno stimolo per i ragazzi.Confermo che l'idea del BLAB è TROPPO INTERESSANTE e noto con piacere che sta riscontrando grande partecipazione.Non mancherò di spulciare ogni tanto tra i vari temi di discussione e ovviamente interpellerò una sua studente per farmi spiegare nel dettaglio cosa state facendo.Beh questo è un lato positivo di noi ingegneri:che non smettiamo mai di voler imparare.Saluti
Riferendomi a ciò che ha detto oggi a lezione, a me non dispiacerebbe occuparmi dell'aspetto creativo della pubblicità. Ma mi sa che allora ho sbagliato corso. Come potevo immaginare che in 5 anni passati in Cattolica a studiare pubblicità e comunicazione d'impresa, l'unico scorcio di creatività lo avrei visto solo in questi ultimi 3 mesi grazie al suo laboratorio?
Aspetto con ansia il reportage sulle idee di domani. Buona lezione.
Ingegnere anonimo: comportati bene con la mia studentessa. Sono un po' geloso.
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