Nemmeno a richiesta: nessuno mi dice qualcosa di interessante su questo IAB, anche quelli che c'erano. Non ho tempo di guardarmi le relazioni, qualcuno mi butta là un paio di punti interessanti? Ripeto, la mia ottica è sempre la stessa: vedere dove ci sono delle idee nuove, come funzionano, che specificità rispetto al media hanno. Intanto che aspetto voi (sospetto che eravate allo IAB per rimorchiare) mi devo leggere le notiziole. Per esempio, vengono citati dei casi, LINEAR o FIAT 500: qualcuno può approfondire? Vale per l'esame, naturalmente.
48 minuti fa
6 commenti:
Aspetto anch'io con curiosità eventuali "volontari". Nel frattempo questo weekend cerco di recuperare qualche video dell'evento e, se riesco, riporto qui le cose più interessanti.
Eccomi eccomi!
Dunque, sono riuscita a fare una capatina allo IAB Forum solo ieri pomeriggio.
1) All’inizio sono andata a curiosare negli stand attirata da tutte quelle aziende che non conoscevo; la cosa più interessante è stato scoprire che c’è un grande numero di aziende che oggi si occupano di web marketing e/o advertising e alcune di queste hanno al loro interno una divisione creativa. Queste ultime si occupano in toto delle campagne pubblicitarie delle aziende: dalla parte ideativa al mktg, al media planning ecc. Alcune sono aziende nate e stanno crescendo in Italia, molte sono aziende internazionali. Poi naturalmente c’erano anche aziende concessionarie, testate, aziende che si occupano di ottimizzazione tecnologiche (or something like that), ecc.
Ho preso un bel po’ di materiali, ma ancora non li ho visionati (sono appena tornata da lavoro e soprattutto sono abbastanza cotta); nel weekend darò un occhiata a depliant e siti internet. Se qualcuno vuole materiali sono a disposizione: magari potrei allestire un ministand a casa mia nei prossimi giorni :) (naturalmente gadget esclusi!)
Forse per Lei, prof, queste informazioni sono poco rilevanti, ma immagino che molti di noi che certe realtà non le conoscono e non ne sentono parlare neanche in università potrebbero essere interessati. Insomma ciò che si avvertiva era proprio l’importanza che sta assumendo e che assumerà il web per le aziende.
Seconda Puntata:
2) Dopo aver finito il mio giretto negli stand, poco prima delle 17,00 mi sono intrufolata nel convegno. Sala strapiena; il tema era il “Mobile Mktg & Service”. Aveva appena preso la parola responsabile Consumer Mktg della Fornarina che ci ha invitato “ad immergerci nel video proposto” (testuali parole): nient’altro che uno spot di 2 min. e poi ha finito con una presentazione (poco avvincente) in cui illustrava un evento brandizzato in cui coinvolgevano i presenti a cui avevano chiesto nella registrazione il numero di cell. Quindi gli organizzatori inviavano loro sms per invitarli in vari giochi.
Dopodiché era prevista una tavola rotonda con i rappresentanti di 9 aziende (Telecom Italia, Dada.adv, Nokia, Tim Spot e Rosso Alice Niumidia Adv, MediaCom Italia, Buongiorno, ecc). E a questo punto la sala inizia a sfollarsi fino a diventare semivuota: effettivamente le argomentazioni non erano così attraenti.
Una piccola curiosità: non so voi, ma io non sapevo che il prof. Redivo era il CEO della Mediacom.
A parte questo particolare, il succo della questione era rivolto al tipo di contenuti e servizi che potranno essere veicolati col mobile: c’era chi sosteneva che saranno gli sms ad essere i maggiori protagonisti del mobile e chi invece faceva il tifo per gli mms. In tutto questo c’è stato chi ha ricordato la differenza tra advertising e mktg e chi invece ha tenuto a sottolineare la differenza nel creare una mass-communication e una comunicazione targetizzata grazie al cell.
Insomma, ho avuto l’impressione che la prima giornata di incontri fosse stata più interessante.
Comunque a proposito di convegni, incontri, ho letto un articolo curioso di Beppe Sevegnini su “Io Donna” del 3 novembre scorso. Se vi va lo scannerizzo e lo posto.
Soprattutto la prossima volta sarò brevissima.
Grazie Matilde. Se scopri qualcosa di interessante faccelo sapere.
E' la terza volta che provo a postare questo commento. Per fortuna me lo sono copiato così non ho dovuto riscriverlo. Non capisco dov'è il problema. Non è la prima volta che posto, dopotutto. Qualche idea?
Io sono stata al convegno IAB del 7 mattina.
Ho apprezzato molto il contributo di Weinberger e di Favier.
Faccio solo un accenno ai concetti principali perchè riassumerne le teorie mi è risultato impossiblile.
Entrambi hanno esaltato internet come origine di un cambiamento epocale che coinvolgerà sempre di più il marketing e l'advertising classico.
Weinberger si è concentrato sul brand engagement, la credibilità delle comunicazioni aziendali, e la loro nuova sfida: le conversazioni sulla marca.
Trovo che questa citazione che ha fatto riassuma l'atteggiamento del prosumer (il nuovo consumatore): "I don't want companies to ad me: I want them to be my friends"
Il secondo, Jaap Favier, ha ripreso qualche idea di Weinberger, ma ha insistito di più sul concetto di shared experience. E' partito dal caso Liverpool official site, passando per il caso Paneristi.com per finire al caso HSBC (business cases e non advertising cases, quindi non credo le interessino più di tanto). L'idea di base è che l'esperienza di un brand quando è condivisa su internet ha effetti potenti sul valore percepito delle aziende. Solo alcune marche, tuttavia, possono diventare brand of value and storyteller (invece che product teller) e quindi offrire una vera brand experience.
Ah, dimenticavo: hanno proposto alcune pubblicità dell'ultima campagna di Dove e di Sony Bravia, ma senza commentarle da un punto di vista creativo. Le hanno citate come casi esemplari di advertising coinvolgente.
Con questo, non volevo assolutamente essere esaustiva. Non posso fare il resoconto completo per problemi di tempo, purtroppo, ma se c'è qualcosa che la incuriosisce prof, non ha che da chiedere.
Resto a disposizione.
Vera
Vera: grazie, il tuo reportage è non solo interessante, ma esemplare per asciuttezza e precisione. Complimenti.
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