Trovato in una rivista di advertising, quasi in fondo. Il layout è raffazzonato, la scelta dei caratteri, i fondini, i simboli non spiegati. Ma il concetto è fortissimo, non so se l'ha scritto un copy o è una citazione. Da tenere sul comodino e rileggere ogni sera. Bibbia.
A proposito: chi mi spiega cosa vuol dire?
9 commenti:
Che di fondo per essere marchio è sufficiente registrare un nome, ma diventare marca significa essere stati in grado di creare attorno a questo un immaginario, dei valori e un pensiero che lo rendano unico, memorabile, inconfondibile, resistente al tempo, alle mode e alle filosofie dominanti. In qualche modo un mito. Una marca.
vuol dire che si sono dimenticati che chi compra qualsiasi cosa vuole una marca da sogno e non contribuire a far sognare un marchio!una bella bibbia ma solo per gli addetti ai lavori!
magari qualcosa come: "ogni marchio ha un sogno diventare la tua marca" che ne pensate?
Il marchio nasce come termine dai "marchi" che si fanno sul bestiame. La marca, invece, è quell'"invisible asset" dell'azienda che ha dentro di sé tutto un vissuto, una storia, dei valori che lo rendono di grande, grandissimo valore per l'azienda e di grande impatto emotivo per i suoi fedeli consumatori.
Perchè alla fine ogni "o" nel profondo vorrebbe essere una "a"! Qualcuno ha capito?
Cinzia ha indovinato. Totalmente d'accordo.
Cinzia: caspita, se mi rispondi così all'esame ti do 30 al volo. Ah, la domanda non sarà la stessa.
Davide: siamo su una rivista per addetti ai lavori, non stanno parlando al pubblico ma alle aziende. Hai fatto un po' di confusione nel tuo commento.
Christian: giusto, ma Cinzia l'ha detto meglio - e anche un paio di minuti prima.
Joice: interessante questo tema della transessualità simbolica del marchio. Assegnato.;-)
Prof ho giusto quei 15 approfondimenti da concludere. Questo della transessualità del marchio (eh?) lo passo a qualcun altro.
Giusto, schiavi, lavorate duro intanto che siete studenti. Vi riposerete pi� avanti, in qualche ufficio.
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